2001: Odissea nello spazio | |
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Heywood Floyd e gli altri scienziati scendono nello scavo del cratere Tycho dove è stato trovato il monolito | |
Titolo originale | 2001: A Space Odyssey |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America, Regno Unito |
Anno | 1968 |
Durata | 139 min 160 min (première cut) |
Rapporto | 2,20:1 · 2,35:1 |
Genere | fantascienza, avventura, thriller |
Regia | Stanley Kubrick |
Soggetto | Arthur C. Clarke |
Sceneggiatura | Stanley Kubrick, Arthur C. Clarke |
Produttore | Stanley Kubrick |
Casa di produzione | Metro-Goldwyn-Mayer, Stanley Kubrick Productions |
Distribuzione in italiano | CIC |
Fotografia | Geoffrey Unsworth |
Montaggio | Ray Lovejoy |
Effetti speciali | Stanley Kubrick, Douglas Trumbull, Wally Veevers, Tom Howard, Con Pederson |
Musiche | AA.VV. |
Scenografia | Anthony Masters, Harry Lange, Ernest Archer |
Costumi | Hardy Amies |
Trucco | Stuart Freeborn |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
Doppiatori italiani | |
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Logo ufficiale del film |
2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey) è un film del 1968 prodotto e diretto da Stanley Kubrick, scritto assieme ad Arthur C. Clarke, che produsse il soggetto e, sulla medesima traccia, scrisse il romanzo omonimo pubblicato nello stesso anno.
Colossal di fantascienza ambientato in un futuro prossimo, tocca temi come l'identità e il destino della specie umana, e il ruolo della conoscenza. Ispiratosi al breve racconto del 1948 La sentinella di Clarke; lo stesso scrittore ha riconosciuto come le due opere stanno l'una all'altra "come una ghianda" sta "a una quercia adulta".[N 1]
Considerato uno dei massimi capolavori della storia del cinema, ne costituisce una svolta epocale, anche al di fuori del genere fantascientifico.[2][3] Nel 1991 la pellicola è stata giudicata di rilevante significato estetico, culturale e storico, e inserita nella lista di film preservati nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[4] Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al ventiduesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi,[5] mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al quindicesimo posto.[6] Lo stesso istituto lo ha inserito al primo posto nella categoria fantascienza. Il magazine Rolling Stone, inoltre, ha collocato la pellicola al 4º posto nella sua speciale classifica dei cento migliori film del XX secolo.[7]
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