Si definisce abate mitrato il monaco il cui potere di ordine e giurisdizione è stato solennemente riconosciuto con la benedizione abbaziale conferita da un vescovo incaricato dalla Santa Sede. L'abate eletto otteneva allora il diritto di indossare le seguenti insegne episcopali: la mitra, la croce pettorale (simbolo della fede), il pastorale (contrassegno di giurisdizione) e l'anello (legame con la Chiesa). Gli abati mitrati, a volte titolari di potere temporale, potevano celebrare una messa pontificale al pari di un vescovo consacrato. Anche alcune donne hanno avuto questo prestigioso rango, soprattutto in Italia, Spagna, Germania, Inghilterra e Francia.[1]
In araldica gli abati mitrati presentavano uno stemma sormontato da un galero di colore nero con sei fiocchi dello stesso colore per ciascun lato; dietro lo scudo vi era la croce o il pastorale con il velo.