Gli Aleramici furono un'importante dinastia sovrana italiana d'origine franco-salica, fondata da Aleramo, primo marchese sovrano di Savona e del Monferrato nel Sacro Romano Impero per investitura dell'imperatore Ottone I nel 967.
I diversi rami della schiatta dominarono la cosiddetta Marca aleramica ed altri territori ottenuti nel corso dei secoli. La sua maggiore influenza fu registrata negli stati crociati e nell'Impero Romano d'Oriente, regnando anche sul Regno di Gerusalemme e quello di Tessalonica e Creta nel XII e XIII secolo.
Dal ramo primogenito dei marchesi di Savona (anche chiamato del Vasto) discesero alcune delle più importanti stirpi sovrane di Liguria e Piemonte (i marchesi di Saluzzo, del Carretto, del Finale, del Bosco, e i Lancia di Sicilia, tra gli altri) oltre a regine consorti dei regni di Sicilia, Gerusalemme e Tessalonica-Creta.
Dal ramo secondogenito dei marchesi del Monferrato discesero i marchesi di Occimiano e diversi re di Gerusalemme e di Tessalonica-Creta, oltre a imperatrici consorti dell'Impero Romano d'Oriente e regine consorti di Cipro, delfine consorti del Viennois, infante di Spagna, ecc.
Entrambi i rami Aleramici costituirono dinastie tra le più importante del Medioevo, in Europa e Asia Occidentale, distinguendosi anche per il mecenatismo e lo sviluppo delle arti nelle loro numerose corti.
Il declino della schiatta è attribuito alle continue suddivisioni dei domini tra i numerosi rami della discendenza maschile, dovuti alla tradizione salica del lignaggio, ed all'ottimo sviluppo commerciale del suo territorio, dove alla fine del XII secolo fiorirono diversi liberi comuni alleati della Lega Lombarda, promossa dal papa contro il dominio del Sacro Romano Impero in Italia.
Il ramo secondogenito del Monferrato si estinse nel 1317 con la morte dell'imperatrice Agnese, ultima degli Aleramici del Monferrato, passando i suoi domini ai Paleologi di Costantinopoli.
Il ramo primogenito di Savona (del Vasto) è sopravvissuto attraverso numerosi rami discendenti, alcuni sovrani fino al XVII secolo come quelli dei marchesi di Saluzzo e del Finale, mentre gli altri divennero feudatari e cittadini di Savona e della Repubblica di Genova a partire dal XIII secolo.