Alfa Romeo

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Alfa Romeo
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StatoItalia (bandiera) Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione24 giugno 1910 a Milano
Fondata da Pierre Alexandre Darracq, Ugo Stella, Nicola Romeo
Sede principaleTorino[1]
GruppoStellantis
Persone chiaveSanto Ficili amministratore delegato
SettoreAutomobilistico
ProdottiAutovetture
Fatturato~5 mld (2022)[2]
Slogan«Join The Tribe (dal 2022)»
NoteCompasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2004

Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2018

Sito webwww.alfaromeo.com

Alfa Romeo è un'azienda italiana nota per la produzione di vetture dal carattere sportivo.[3][4] Fondata il 24 giugno 1910 a Milano come A.L.F.A. (acronimo di "Anonima Lombarda Fabbrica Automobili"),[5] nel 1918 cambiò nome in "Alfa Romeo" in seguito all'acquisizione del controllo della società da parte di Nicola Romeo.[6] L'Alfa Romeo appartenne all'Istituto per la Ricostruzione Industriale dal 1933 al 1986, quando fu venduta al gruppo Fiat[7][8], prima di diventare nel 2014 un marchio di Fiat Chrysler Automobiles e dal 2021 del gruppo Stellantis.

Durante la sua esistenza, la casa ha realizzato vetture da strada e concept car che hanno segnato la storia del design dell'industria automobilistica italiana.[9] Dal punto di vista tecnologico l'Alfa Romeo è considerata tra le case più all'avanguardia del panorama automobilistico mondiale grazie alle innovazioni che hanno esordito sulle sue vetture.[10]

Oltre alle autovetture, l'Alfa Romeo ha anche prodotto veicoli commerciali, materiale rotabile, mezzi pubblici, motori marini e aeronautici. All'inizio degli anni settanta, al culmine della capacità manifatturiera, la forza lavoro sfiorava i 29 000 dipendenti distribuiti nei tre stabilimenti produttivi dell'epoca (Portello, Arese e Pomigliano d'Arco).[11]

La casa del Biscione ha partecipato con successo a differenti categorie di competizioni automobilistiche. Nel 1925 ha vinto il primo campionato del mondo di automobilismo organizzato nella storia,[12] mentre nel 1950 e nel 1951 ha conquistato le prime due edizioni del Campionato mondiale di Formula 1.[13] Nel 1975 e nel 1977 si è invece aggiudicata il Campionato del mondo sportprototipi.[14] La Scuderia Ferrari ha esordito nelle competizioni a bordo di vetture Alfa Romeo.[15]

  1. ^ Alfa Romeo, su paginebianche.it. URL consultato il 29 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2014).
  2. ^ grandprixtimes.it, https://grandprixtimes.it/alfa-romeo-fatturato-da-infarto-i-numeri-di-un-successo-tutto-italiano/amp/ì.
  3. ^ Tabucchi, p. 18 e 20.
  4. ^ Capitolo 1: Un DNA sportivo, su alfetta.it. URL consultato il 29 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2013).
  5. ^ Sannia, p. 14.
  6. ^ Owen, p. 13.
  7. ^ Owen, p. 32.
  8. ^ Sannia, p. 142.
  9. ^ Le Alfa Romeo mai nate, su alvolante.it. URL consultato il 29 agosto 2014.
  10. ^ Tabucchi, p. 24.
  11. ^ Tabucchi, p. 210.
  12. ^ Owen, pp. 21-22.
  13. ^ Enciclopedia Quattroruote, pag 23.
  14. ^ (EN) Autodelta – A history, su italiancar.net. URL consultato il 29 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2013).
  15. ^ Massaro, 2000, p. 24.