L'Alto Medioevo è, per convenzione, quella parte del Medioevo che va dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente, avvenuta nel 476, all'anno 1000. A seconda dell'impostazione storiografica, il primo secolo di tale periodo si può talvolta sovrapporre al periodo precedente della tarda antichità, mentre l'ultimo secolo a quello successivo del Basso Medioevo (o, per altri storici, a quello del Pieno Medioevo).
Tale periodo vide una continuazione delle tendenze evidenti fin dall'antichità classica, compreso uno spopolamento, avvenuto in particolare nei centri urbani, un declino negli scambi commerciali, un lieve aumento delle temperature e l'affermarsi del fenomeno delle migrazioni. Nel XIX secolo l'Alto Medioevo era spesso etichettato come "Secoli bui", una caratterizzazione basata sulla relativa scarsità di produzione letteraria e culturale di questo periodo. L'Impero romano d'Oriente, o Impero bizantino, continuò a sopravvivere nonostante nel VII secolo il Califfato dei Rashidun e il Califfato omayyade avessero conquistato ampie porzioni di territorio precedentemente romano.
Successivamente, molte delle tendenze elencate andarono incontro a una inversione. Nell'800 il titolo di "Imperatore" fu riproposto nell'Europa occidentale con Carlo Magno, detto "Il Grande", il cui Impero carolingio influenzò di molto la struttura sociale e la storia europea. Le popolazioni europee intrapresero un ritorno all'agricoltura sistematica, con importanti innovazioni come la rotazione delle colture e l'aratro pesante. L'espansionismo dei barbari si stabilizzò in gran parte dell'Europa, anche se quello vichingo si protrasse in larga misura nell'Europa settentrionale.