Andreas Hofer

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Andreas Hofer
Soprannome"Generale Barbòne"
NascitaSan Leonardo in Passiria, 22 novembre 1767
MorteMantova, 20 febbraio 1810
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Forza armatainsorti tirolesi
GradoComandante
Guerreguerra della quinta coalizione
BattaglieBattaglie del Monte Isel:
Prima Battaglia del Monte Isel (Innsbruck), 13 aprile 1809
Seconda Battaglia del Monte Isel (Innsbruck), 29 maggio 1809
Terza Battaglia del Monte Isel (Innsbruck), 13 agosto 1809
Quarta Battaglia del Monte Isel (Innsbruck), 1º novembre 1809
Nemici storiciImpero Francese, Regno di Baviera, Regno d'Italia, Regno di Sassonia
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«Noi ci batteremo come cavalieri antichi, e Dio e la Santa Vergine ci daranno la loro benedizione»

Andreas Hofer (San Leonardo in Passiria, 22 novembre 1767Mantova, 20 febbraio 1810) è stato un condottiero e guerrigliero austriaco. Locandiere e commerciante di cavalli, divenne comandante contro l'invasione del Tirolo da parte delle truppe francesi.

Noto anche come Generale Barbòne,[1] guidò le milizie di insorti tirolesi che combatterono assieme all'esercito dell'Impero austriaco contro francesi, bavaresi ed alleati, nel corso della guerra della quinta coalizione, all'interno della quale si sviluppò l'Insorgenza tirolese.

La sua fama postuma si deve in massima parte alla propaganda asburgica ottocentesca, che ne riscrisse le imprese in un'ottica romantica, in un'epoca in cui i diversi nazionalismi europei creavano i loro miti nazionali. Inizialmente funzionale al nazionalismo pangermanista, il mito di Hofer ha subito, a seconda del momento e della situazione politica, diverse revisioni. Viene celebrato in accordo alla narrazione romantica di stampo ottocentesco e presentato come un eroe nazionale tirolese.[2][3][4][5][6][7][8][9][10][11] In passato, in italiano era conosciuto anche con il nome di Andrea Hofer.[12][13][14][15][16]

  1. ^ A. Bertoluzza, Andreas Hofer il generale barbone, Curcu & Genovese, Trento 1999, p.105
  2. ^ (EN) Andreas Oberhofer, Der Andreas-Hofer-Mythos. Mehr Schein als Sein?, in Claus Oberhauser/Wolfgang Knapp (Hg.), Hinter den Kulissen. Beiträge zur historischen Mythenforschung (Edited Volume Series), Innsbruck: innsbruck university press 2012. URL consultato il 29 settembre 2019.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :12
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :16
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :172
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :202
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :212
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :22
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :0
  10. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :2
  11. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :3
  12. ^ Matteo Osboli, Andrea Hofer, ossia il generale barbone: racconto storico, G. Longo, 1837. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  13. ^ Antonio Zieger, Andrea Hofer: I corpi franchi nelle Valli di Sole e di Non ; Il tramonto della massoneria e la propaganda segreta nel Trentino, Cassa Rurale di Villazzano, 1982. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  14. ^ Poliorama pittoresco opera periodica diretta a spandere in tutte le classi della società utili conoscenze di ogni genere e a rendere gradevoli e proficue le letture in famiglia, S. Pergola e F. Cirelli editori proprietari, 1847. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  15. ^ Studi trentini di scienze storiche: Sezione prima, 1967. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  16. ^ Touring club italiano, Trentino Alto Adige, Touring Editore, 1976, ISBN 978-88-365-0008-6. URL consultato il 30 dicembre 2021.