Anglosassoni

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Gli Anglosassoni furono un insieme di popolazioni che nel primo Medioevo colonizzò la Gran Bretagna fondando l'attuale Inghilterra, e parlavano la lingua inglese antica (nota appunto come anglosassone). Erano coloni germanici, soprattutto Angli, Sassoni e Juti, che nel V secolo arrivarono nell'isola britannica dal continente europeo, principalmente dalle attuali Germania settentrionale, Frisia, e Danimarca. Nel regno che crearono (Inghilterra), la loro cultura sostituì la cultura gallo-romana dei Britanni indigeni dell'isola, i quali vennero spinti a spostarsi verso l'ovest e il nord.[1][2] Con il tempo le popolazioni anglosassoni si fusero in un unico popolo, che assunse il nome di Inglesi. Successive invasioni danesi e normanne apportarono una componente norrena, soprattutto nella zona centro-settentrionale dell'Inghilterra, e fu proprio dal confronto con le invasioni norrene che il popolo inglese uscì compattato in un unitario Regno d'Inghilterra; la loro lingua contemporaneamente evolse nell'inglese medio e poi nell'inglese moderno.[1][3]

Per "periodo anglosassone" negli studi storici si usa identificare quella parte della storia britannica che va dal primo insediamento anglosassone alla conquista normanna.[1]

  1. ^ a b c Voci dell'Istituto Treccani:
    • Anglosassoni, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
    • Anglosassoni, in Enciclopedia dei ragazzi, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004-2006.
    • Anglosassoni, in Dizionario di storia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
    • Anglosassoni, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
    • Anglosàssone, su Vocabolario – Treccani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Joscha Gretzinger, at al, The Anglo-Saxon migration and the formation of the early English gene pool, in Nature, n. 610, 2022, pp. 112–119, DOI:10.1038/s41586-022-05247-2.
    «... the individuals who we analysed from eastern England derived up to 76% of their ancestry from the continental North Sea zone, albeit with substantial regional variation and heterogeneity within sites. ... The end of the Roman administration in fifth century Britain preceded a dramatic shift in material culture, architecture, manufacturing and agricultural practice, and was accompanied by language change. The archaeological record and place names indicate shared cultural features across the North Sea zone, in particular, along the east and southeast coasts of present-day England, Schleswig-Holstein and Lower Saxony (Germany), Frisia (Netherlands) and the Jutland peninsula (Denmark). ... which does not fit a model of elite influence that could explain the adoption of a West Germanic language with apparently minimal influence from Celtic or Latin. ... Work based on present-day Y chromosomes inferred 50–100% replacement of male lineages during the Early Middle Ages in eastern England.»
  3. ^ Joseph M. Williams, Origins of the English Language: A Social and Linguistic History, Simon and Schuster, 1986, ISBN 978-0-02-934470-5.