In fisica l'annichilazione (letteralmente distruzione totale o completa scomparsa di un oggetto, dal latino nihil, niente) è il risultato dell'interazione di una particella subatomica con la sua antiparticella.[1]
Poiché l'energia e la quantità di moto, o momento, devono essere conservate, l'annichilazione di particelle e antiparticelle dà origine ad altre particelle, che possono essere fotoni ad alta energia (raggi gamma), privi di massa, o particelle massive, tali che la somma della loro energia e momento è esattamente uguale a quella delle particelle originarie. Un metodo per trattare questo aspetto dell'annichilazione è offerto dai quadrivettori della relatività ristretta.
L'annichilazione di particelle a bassa energia (ad esempio un elettrone con un anti-elettrone, o positrone) produce con maggior probabilità due o più fotoni gamma poiché hanno massa a riposo nulla:
Invece negli acceleratori di particelle ad alta energia (ad es. l'LHC del CERN) viene generata, come evento secondario dell'annichilazione, una gran quantità di particelle esotiche pesanti aventi vita media estremamente breve.