Antonio Cabrini

Antonio Cabrini
Cabrini in allenamento alla Juventus negli anni 80
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza178 cm
Peso72 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Termine carriera1º luglio 1991 - giocatore
4 agosto 2017 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-1970 San Giorgio
1970-1973Cremonese
Squadre di club1
1973-1975Cremonese29 (2)
1975-1976Atalanta35 (1)
1976-1989Juventus297 (33)[1]
1989-1991Bologna55 (2)
Nazionale
1975-1976Italia (bandiera) Italia U-188 (0)
1976-1978Italia (bandiera) Italia U-2113 (0)
1977-1978Italia (bandiera) Italia militare6 (0)
1978-1979Italia (bandiera) Italia B2 (0)
1978-1987Italia (bandiera) Italia73 (9)
Carriera da allenatore
2000-2001Arezzo
2001Crotone
2004Pisa
2005-2006Novara
2007-2008Siria (bandiera) Siria
2012-2017Italia (bandiera) ItaliaFemminile
Palmarès
 Mondiali di calcio
OroSpagna 1982
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Antonio Cabrini (Cremona, 8 ottobre 1957) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore, campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.

Ritenuto uno dei primi terzini moderni, nonché uno dei maggiori interpreti del ruolo a livello mondiale,[2][3] legò il proprio nome principalmente alla Juventus, squadra nella quale militò per tredici stagioni a cavallo degli anni 70 e 80 del XX secolo, e di cui fu capitano dal 1988 al 1989. Insieme al portiere Dino Zoff, al libero Gaetano Scirea e all'altro terzino Claudio Gentile, compagni di squadra e di nazionale, Cabrini formò una delle migliori linee difensive della storia del calcio.[4]

Con i bianconeri ha totalizzato 440 partite e 52 reti, vincendo sei scudetti, due Coppe Italia e tutte le maggiori competizioni UEFA per club: primo giocatore (assieme al già citato Scirea) a raggiungere tale traguardo.[5] In nazionale ha disputato 73 gare realizzando 9 gol, che lo rendono il difensore più prolifico nella storia degli Azzurri.[6]

Più volte candidato al Pallone d'oro, si classificò 13º nel 1978.[7]

Nel 2022 è stato introdotto nella Hall of Fame del calcio italiano.[8]

  1. ^ 298 (33) se si considera anche lo spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA 1988-1989 disputato il 23 maggio 1988 contro il Torino.
  2. ^ Bartoletti, p. 640.
  3. ^ Gianni Piva, Biondo Brehme, che capolavoro, in la Repubblica, 1º luglio 1990.
  4. ^ Rizzo, p. 696.
  5. ^ Lahm e i suoi fratelli: i giocatori mai espulsi, su it.uefa.com, 8 febbraio 2017.
  6. ^ Giuseppe Bagnati, I difensori e il vizio del gol. Facchetti il top, poi Matrix, su gazzetta.it, 27 ottobre 2009.
  7. ^ Giorgio Dell'Arti, Biografia di Antonio Cabrini, su cinquantamila.it, 14 novembre 2013.
  8. ^ Hall of Fame: Nesta, Rummenigge, Conte, Rocchi, Cabrini e Bonansea tra le stelle della decima edizione, su figc.it, 3 febbraio 2022. URL consultato il 4 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2022).