Antonio Vivaldi

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Il celebre ritratto presunto[5][6] di Antonio Vivaldi (anonimo, XVIII secolo, circa 1723) conservato nel Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna. Vivaldi in vita fu ritratto 3 volte.

Antonio Lucio Vivaldi (Venezia, 4 marzo 1678Vienna, 28 luglio 1741[1]) è stato un compositore e violinista italiano[2][3][4], considerato tra i massimi esponenti del barocco musicale. Sacerdote, pur non potendo celebrare la messa per motivi di salute, era detto "il Prete rosso" per il colore dei capelli.

Fu uno dei violinisti più virtuosi del suo tempo e uno dei maggiori compositori di musica barocca. Vivaldi contribuì significativamente allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico (un genere iniziato da Giuseppe Torelli), e della tecnica del violino e dell'orchestrazione. Non trascurò inoltre l'opera in musica e la sua opera compositiva vastissima comprende inoltre numerosi concerti, sonate e brani di musica sacra.

Le sue opere influenzarono numerosi compositori del suo tempo tra cui uno dei geni massimi del barocco Johann Sebastian Bach, ma anche Pisendel, Heinichen, Zelenka, Boismortier, Corrette, De Fesch, Quantz. Le sue composizioni più note sono i quattro concerti per violino conosciuti come Le quattro stagioni (la primavera, l'estate, l'autunno, l'inverno), celebre esempio di musica a soggetto. Come per molti compositori barocchi, dopo la sua morte il suo nome e la sua musica caddero nell'oblio. Solo grazie alla ricerca di alcuni musicologi del XX secolo, come Arnold Schering, Marc Pincherle, Alberto Gentili, Alfredo Casella e Gian Francesco Malipiero, il suo nome e le sue opere tornarono celebri, facendolo diventare uno dei compositori più noti ed eseguiti.

  1. ^ la notte tra il 27 e il 28 luglio
  2. ^ Peter Ryom et al..
  3. ^ In alcune occasioni Vivaldi si riferì esplicitamente alla propria nazionalità italiana: nella dedica al conte Venceslao Morzin de Il cimento dell'armonia e dell'inventione, ad esempio, si definisce "Maestro di Musica in Italia" mentre la dedica dell'opera L'Adelaide al podestà Antonio Grimani riporta:

    «Era parimente convenevole, che ad un Veneto Patricio fosse questo Dramma dedicato, imperciocché non potendo la Storia, ond'è ricavata l'Azione, che sommamente dispiacere ad un buon'Italiano, che non sia, come tanti sono oggidì, di sua Nazione inimico, facendogli sovvenire, come discacciati gli ultimi Italiani Ré, ricadde la misera Italia, per non più liberarsene, sotto giogo straniero, a tale deplorabilissima sciagura solo dà qualche compenso l'inclita Veneta Republica, in cui dal suo nascimento fino a' nostri giorni l'Italiana libertà si conserva, e voglia Iddio sino al finire de' secoli conservarla ...»

  4. ^ Dizionario biografico degli italiani
  5. ^ Ritratti e dediche di Antonio Vivaldi - da I maestri della musica, De Agostini, 1989: «il musicista è raffigurato di fronte, a mezzo busto, in abito solenne e con parrucca: nella mano sinistra tiene un violino, nella destra una penna d'oca, mentre davanti a lui sta un foglio di musica»; si nota la somiglianza con altri ritratti e la parrucca di colore rossiccio rimando ai capelli rossi del musicista.
  6. ^ "An anonymous portrait in oils in the Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna is generally believed to be of Vivaldi and may be linked to the Morellon La Cave engraving, which appears to be a modified mirror reflection of it." Michael Talbot, The Vivaldi Compendium (2011), p. 148.