«in dipingere sempre a fresco, e star nell'humido de' muri a lavorare»
(così Giovanni Baglione spiega il soprannome "sordo" del Viviani, in Le vite de' pittori, scultori et architetti dal pontificato di Gregorio XIII del 1572 in fino a tempi di Papa Urbano VIII nel 1642)
«La casa già Brandani fu acquistata sui primi del 1614 da Marcello Sparzio, buon plastificatore e scolaro di Federico, che a sua volta nell'aprile 1616 la rivendeva per 600 scudi al pittore Antonio Viviani, che qui chiudeva la sua vita il 6 dicembre 1620 (Bernabei Federico, n. 1871. a. 1616. ff.)»
^ Giuseppe Colucci, Marcello Sparzo, in Antichità Picene, XXXI, Fermo, 1797.
«Nel libro dell'Appasso trovasi che [...] il suddetto Marcello rivendé la suddetta casa ad Antonio Viviani Pittore detto il sordo l'anno 1616. per rogito di Federico Bernabei»