Apocalisse di Baruc

L'Apocalisse di Baruc o Secondo Libro di Baruc è un apocrifo dell'Antico Testamento, pseudoepigrafo di Baruc, 'segretario' di Geremia durante l'esilio di Babilonia (VI secolo a.C.), databile alla fine del I secolo d.C.

Scritto su un prototesto semitico perduto, ci è pervenuto in siriaco, greco e paleoslavo. È di origine giudaica. Presente nella Peshitta, è accolto nel canone della Bibbia siriaco. Appartiene al genere apocalittico.

Baruc si lamenta per la caduta di Gerusalemme e la distruzione del tempio (587 a.C.). Un angelo lo accompagna in un viaggio in cielo dove incontra demoni e angeli, tra cui Michele, e ritrova il tempio celeste.