Il secondo assedio di Costantinopoli fu un'azione bellica compiuto dalle forze terrestri e navali del Califfato omayyade contro Costantinopoli tra il 717 e il 718, la capitale dell'impero romano d'Oriente. La fanteria araba, comandata da Maslama b. ʿAbd al-Malik, fu sconfitta sulle Mura di Costantinopoli e dagli attacchi dei bulgari, mentre la flotta fu sconfitta dal fuoco greco, subendo ulteriori perdite in un naufragio che coinvolse i sopravvissuti nella rotta verso casa. È stata spesso paragonata alla più famosa battaglia di Poitiers per la sua importanza storica: infatti il salvataggio di Costantinopoli bloccò per i successivi sette secoli l'espansione musulmana nel sudest del continente europeo.