Assedio di Vicksburg parte della guerra di secessione americana | |||
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Fasi operative durante l'assedio. Cromolitografia di Kurz and Allison. | |||
Data | 18 maggio - 4 luglio 1863[1] | ||
Luogo | Contea di Warren, Mississippi | ||
Causa | Fase finale della campagna di Vicksburg | ||
Esito | Conquista della città da parte dell'Unione[2] | ||
Modifiche territoriali | La Confederazione fu tagliata in due isolando metà della Louisiana, il Texas e l'Arkansas | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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L'assedio di Vicksburg, durato dal 18 maggio al 4 luglio 1863, fu l'ultima consistente operazione militare nell'ambito della Campagna di Vicksburg all'interno del Teatro Occidentale della guerra di secessione americana.
Attuando una serie di manovre atte a fiaccarne la resistenza il Maggior generale Ulysses S. Grant e la sua Armata del Tennessee attraversarono il fiume Mississippi e misero sotto uno stato di stretto assedio l'Armata confederata del Mississippi guidata dal Luogotenente generale John Clifford Pemberton nelle linee difensive che circondavano la città fortificata di Vicksburg.
Il centro urbano al centro dello Stato del Mississippi costituiva l'ultima roccaforte confederata posta sulle rive del grande fiume; catturandola venne completata la 2ª parte della strategia settentrionale, il cosiddetto Piano Anaconda. Quando due importanti assalti (verificatisi il 19 e il 22 maggio) contro le fortificazioni vennero respinti con pesanti perdite, Grant decise di assediare ufficialmente la città a partire dal 25 seguente; dopo aver resistito per più di 40 giorni, con le forniture di rifornimenti quasi del tutto scomparse, la guarnigione si arrese definitivamente il 4 luglio.
La conclusione estremamente positiva dell'intera campagna e il pieno successo conseguito diminuì significativamente la capacità degli Stati Confederati d'America di mantenere ad alto livello il proprio sforzo bellico. Alcuni storici[5] suggeriscono che lo scontro decisivo fu in realtà la battaglia di Champion Hill la quale, una volta vinta da Grant, rese la vittoria nel successivo assedio una conclusione quasi del tutto scontata. Quest'azione, combinata con il successo nell'assedio di Port Hudson conquistato ad opera di Nathaniel Banks il 9 luglio, portò all'Unione il controllo completo del Mississippi fino al termine del conflitto.
La resa del 4 luglio viene comunemente considerata, assieme alla sconfitta di Robert Edward Lee nella battaglia di Gettysburg e il ritiro da Gettysburg - un arretramento generalizzato nel Teatro orientale - a partire da quello stesso giorno, come il punto di svolta della guerra. La conseguenza fu di tagliar fuori gli Stati dell'Arkansas, della Louisiana e del Texas dal resto della Confederazione e dividendola in tal modo efficacemente in due tronconi per il resto della durata del conflitto.
La vittoria dell'Unione interruppe anche definitivamente la comunicazione tra il centro orientale confederato e il Teatro Trans-Mississippi, ossia il Territorio Confederato dell'Arizona, l'Arkansas, la Louisiana, il Missouri e infine il Texas.