Assetto (subacquea)

L'effetto del Principio di Archimede su un corpo immerso in un liquido.

L'assetto o assetto idrostatico in subacquea indica la tendenza alla variazione di quota di un subacqueo causata dal Principio di Archimede.

Si distinguono tre tipi di assetto che un sub può assumere:

  • assetto positivo: tendenza del corpo a galleggiare, e quindi la sua densità è minore di quella del liquido stesso;
  • assetto neutro: bilanciamento della spinta, il corpo rimane in posizione, densità uguale a quella del liquido;
  • assetto negativo: tendenza del corpo ad affondare, quindi la densità è maggiore di quella del liquido.

Per gestire il proprio assetto il subacqueo deve considerare il peso e la densità della bombola, dell'attrezzatura, della muta subacquea e del tipo di acqua (dolce o salata) in cui si immergerà.

Per modificare il proprio assetto si può intervenire:

  • aumentando la zavorra, in modo da aumentare anche il proprio peso specifico e ottenere una tendenza all'affondamento, oppure riducendola per ottenere l'effetto opposto;
  • inspirando o espirando, variando quindi il proprio volume polmonare e alterando il volume dell'acqua spostata; un'espansione di 3 litri del volume polmonare corrisponde ad una spinta verso l'alto di circa 3 kg, cioè il peso di 3 litri dell'acqua in cui il subacqueo è immerso.
  • gonfiando o sgonfiando il giubbotto ad assetto variabile; in particolare quest'ultimo è il metodo utilizzato per ricercare un assetto neutro, che consente di mantenere la profondità desiderata (con minime variazioni dovute alla respirazione) o leggermente negativo (in modo da effettuare un'immersione lenta e controllata.