Astrattismo

L'Astrattismo - o "Non-Figurativismo" - è un movimento artistico d'avanguardia nato nei primi anni del XX secolo, in zone della Germania abbastanza lontane tra loro, dove si sviluppò senza intenti comuni. Il termine indica quelle opere pittoriche e plastiche che esulano dalla rappresentazione di oggetti reali. L'astrattismo usa un linguaggio visuale di forme, colori e linee con lo scopo di creare una composizione che possa esistere con un grado di indipendenza dalle referenze visuali nel mondo.

L'arte occidentale è stata, dal Rinascimento fino al XIX secolo, segnata dalla logica della prospettiva e dal tentativo di produrre un'illusione della realtà visibile. Ma l'accessibilità alle arti delle altre culture rispetto a quelle europee mostrano modi alternativi di descrivere l'esperienza visiva agli artisti. Dalla fine del XIX secolo molti artisti sentirono il bisogno di creare un nuovo tipo di arte che includesse i cambiamenti fondamentali che stavano avvenendo nella tecnologia, nelle scienze e nella filosofia. Le fonti da cui gli artisti traevano i loro argomenti teorici erano diverse, e riflettevano le ansie sociali e intellettuali in tutte le culture occidentali del tempo[1].

Vasilij Kandinskij
Fugue-fuga, 1914
Fondazione Beyeler
  1. ^ Mel Gooding, Abstract Art, Tate Publishing, 2001.