Il liscio è un ballo da sala nato in Romagna tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX secolo che con il passare degli anni si è diffuso in tutta Italia, con prevalenza al Settentrione, soprattutto grazie a Secondo Casadei, detto anche lo Strauss della Romagna. Comprende tre danze: mazurca, valzer e polka. Deve il suo nome alle movenze dei ballerini che usano scivolare, strusciare i piedi, quindi andare via liscio. Fondatore del genere è considerato Carlo Brighi, più noto come Zaclén, tant'è che, ancora oggi, l'espressione Taca, Zaclèn! (Attacca, Zaclèn!) costituisce l'invito ai musicisti affinché inizino a suonare[1].