Basilio II Bulgaroctono | |
---|---|
Basilio II incoronato dagli angeli e omaggiato dai sudditi, copia di una miniatura del Salterio di Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana. | |
Basileus dei Romei | |
In carica | 10 gennaio 976 – 15 dicembre 1025 |
Incoronazione | 22 aprile 960 (come co-imperatore) |
Predecessore | Giovanni I Zimisce |
Successore | Costantino VIII |
Nome completo | Basileios II “Bulgaroktonos” |
Nascita | Costantinopoli, 958 |
Morte | Costantinopoli, 15 dicembre 1025 |
Dinastia | Macedoni |
Padre | Romano II |
Madre | Teofano |
Consorte | nessuna |
Religione | Cristianesimo |
Basilio II (in greco medievale: Βασίλειος Β΄ Βουλγαροκτόνος, Basileios II Bulgaroktonos; Costantinopoli, 958 – Costantinopoli, 15 dicembre 1025) è stato un imperatore bizantino, formalmente Basileus dei Romei dal 10 gennaio 976 fino alla sua morte. Fu soprannominato Bulgaroctono, ossia Massacratore di Bulgari.[1]
Il suo regno fu il più lungo di tutta la storia dell'Impero, ben 50 anni. Nei primi tredici il giovane imperatore dovette affrontare due guerre civili, causate - come testimonia Michele Psello nelle sue cronache - dai generali Barda Sclero e Barda Foca, che lo ritenevano troppo giovane per governare l'Impero. Una volta sconfitti i due generali ribelli, Basilio II conseguì notevoli risultati in ambito militare, distruggendo il Primo Impero Bulgaro ed occupandone i territori.
In politica interna l'imperatore contrappose alla grande aristocrazia militare delle province una nuova aristocrazia proveniente da diversi settori dell'economia e dell'apparato burocratico, sostenendo nel contempo la piccola proprietà terriera, politica iniziata da quasi un secolo dal bisnonno Leone VI il Saggio (886-912). Sotto di lui, l'impero raggiunse l'apice delle sue fortune, per poi iniziare, dopo il suo trapasso, un inesorabile declino, che solo i Comneni riusciranno a rallentare.[2]