Becco

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Il rostro di un uccello rapace, il grifone.
Il becco è utilizzato dalla sula bassana durante il corteggiamento.
Il fenicottero utilizza il proprio becco per filtrare i sedimenti del fondale dei laghi in cui vive.

Il becco (talvolta detto anche rostro o ranfoteca) è una struttura cornea esterna della bocca di alcuni animali. È una caratteristica distintiva degli uccelli e, oltre ad essere adoperata per l'alimentazione, è utilizzata anche per nettare il piumaggio, manipolare oggetti, uccidere le prede, corteggiare il partner e alimentare i pulcini[1][2].

Oltre che negli uccelli, hanno il becco anche i cheloni, i monotremi (ornitorinco ed echidna), alcuni cefalopodi (polpi, calamari), e alcune specie di lucertole e vermi[3][4].

  1. ^ becco nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 22 gennaio 2022.
  2. ^ Perché gli uccelli hanno il becco?, su ALTnet, 27 marzo 2020. URL consultato il 22 gennaio 2022.
  3. ^ lucertole, orbettini e fienarole in "Enciclopedia dei ragazzi", su treccani.it. URL consultato il 22 gennaio 2022.
  4. ^ Ornitorinco: una specie insolita di mammifero oviparo, su Tuttogreen, 23 settembre 2018. URL consultato il 22 gennaio 2022.