Berberi Imaziɣen ⵉⵎⴰⵣⵉⵖⵏ | ||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Bandiera berbera | ||||||||||
Luogo d'origine | Maghreb (Tamazɣa) | |||||||||
Popolazione | 36 milioni[1] | |||||||||
Lingua | berbero | |||||||||
Religione | In maggioranza islam (sunnismo e ibadismo) Minoranze cristiane ed ebraiche | |||||||||
Distribuzione | ||||||||||
| ||||||||||
I berberi (in berbero ⵉⵎⴰⵣⵉⵖⵏ, Imaziɣen) costituiscono un gruppo etnico autoctono dell'odierno Maghreb. I berberi comprendono quelle popolazioni tradizionalmente di lingua berbera che non sono state arabizzate e rappresentano una vasta minoranza delle popolazioni di Marocco e Algeria. Minoranze berbere sono distribuite anche in Libia, Tunisia, nell'oasi di Siwa in Egitto e in Mauritania. Sottogruppo berbero sono i tuareg, distribuiti in Algeria, Libia, Mali, Niger e Burkina Faso. Berberi erano anche i guanci delle isole Canarie.
Citati già in alcune iscrizioni egizie, varie popolazioni berbere durante il periodo antico, quali i Mauri, i Massili, i Massesili, i Musulami, i Getuli e i Garamanti, dettero vita a vari regni, i principali dei quali furono la Mauretania e la Numidia. Durante il Medioevo nacquero vari regni romano-berberi. La conquista omayyade del Maghreb nel VII secolo avviò un ampio processo di islamizzazione e parziale arabizzazione delle popolazioni berbere. Varie dinastie berbere, tra i quali i Banu Barghawata, gli Ziridi, gli Hammamidi, gli Almoravidi, gli Almohadi, i Merinidi, i Wattasidi, i Zayyanidi e i Hafsidi, costruirono propri regni in Maghreb e in al-Andalus.
L'identità berbera moderna emerse in occasione della conquista araba e venne riscoperta dai francesi nel XIX secolo e dal berberismo nel XX. Vaste comunità di berberi si stabilirono a partire dal XX secolo in Francia, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Italia, Germania, Stati Uniti d'America, Canada e Israele.