Berlino Est | |||||
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Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | (DE) Berlin, Hauptstadt der DDR | ||||
Nome completo | Berlino, Capitale della RDT | ||||
Superficie | 409 km² (1989) | ||||
Popolazione | 1.279.212 (1989) | ||||
Suddiviso in | 11 distretti urbani | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Città | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 2 maggio 1945 con Nikolaj Berzarin | ||||
Causa | Occupazione della Germania | ||||
Fine | 3 ottobre 1990 (riunificazione tedesca) 24 gennaio 1991 (riunificazione con Berlino Ovest) con Thomas Krüger | ||||
Causa | Riunificazione della Germania | ||||
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Cartografia | |||||
Localizzazione di Berlino Est nel territorio della Repubblica Democratica Tedesca | |||||
Gli 11 distretti urbani di Berlino Est nel 1989 |
Berlino Est (in tedesco Ostberlin) è il nome con cui viene convenzionalmente denominato il settore orientale di Berlino durante il periodo di esistenza della Germania Est, della quale fu capitale.
Alla conferenza di Jalta la capitale tedesca venne divisa in quattro settori di occupazione, ognuno dei quali assegnato a una delle potenze vincitrici della seconda guerra mondiale; nel 1949 il settore sovietico venne proclamato "capitale della Repubblica Democratica Tedesca", nella quale - nonostante le proteste da parte degli alleati occidentali - venne progressivamente integrata. Il frequente uso del termine Sowjetsektor, al posto del più neutrale Berlin Ost (nel parlato più spesso Ost-Berlin), era espressione del non riconoscimento da parte occidentale di questa integrazione, mentre nella terminologia orientale il Demokratisches Berlin (Berlino democratica) dei primi anni divenne presto Berlin, Hauptstadt der DDR (Berlino, capitale della RDT)[1].
Il territorio di Berlino Est corrispondeva a 403 degli 883 chilometri quadrati della superficie di Berlino.
Anche nell'importante settore della costruzione di abitazioni a Berlino Est venne assegnata la funzione di avanguardia; nei primi anni cinquanta vennero costruiti i palazzi residenziali della Stalinallee come primo esempio di una nuova architettura popolare sontuosa (Arbeiterpalast).
A partire dal 13 agosto 1961 e fino al 9 novembre 1989 venne separata da Berlino Ovest dal Muro di Berlino, in seguito abbattuto.
Con le risorse dedicate alla creazione di una capitale socialista nacquero (soprattutto negli anni sessanta e settanta) strutture nuove come la torre della televisione e la Weltzeituhr ad Alexanderplatz; negli anni ottanta prevalsero le ricostruzioni di edifici storici distrutti nella seconda guerra mondiale (Duomo, Gendarmenmarkt, Nikolaiviertel), ma anche la realizzazione di grandi quartieri periferici (Marzahn, Hohenschönhausen e Hellersdorf).