Black hat è un hacker malintenzionato o con intenti criminali. Si contrappone a white hat in quanto, diversamente da questi, mantiene segrete le proprie conoscenze sulle vulnerabilità e gli exploit che trova riuscendo a inserirsi in un sistema o in una rete non per aiutare i proprietari a prendere coscienza di un problema di sicurezza, come fanno i white hat nel rispetto quindi dell'etica degli hacker[1], ma violando illegalmente sistemi informatici, anche senza vantaggio personale.
Black hat SEO[2] può essere sempre definito un hacker[1], ma qui il termine viene utilizzato in riferimento alla SEO, ossia all'ottimizzazione per i motori di ricerca (dall'inglese Search Engine Optimization). Nel caso della black hat SEO, i proprietari di siti web attuano una serie di pratiche illecite per ottenere un buon posizionamento nel ranking dei motori di ricerca, eludendo e violando le linee guida degli stessi[3][4].
Il nome "black hat" proviene dalla convenzione del cinema western a far indossare cappelli neri ai personaggi negativi. Un "black hat" si impegna nell'hacking con intenti malevoli, mirando a compromettere sistemi e minare la sicurezza informatica, spesso coinvolgendo la pirateria online e il furto di identità. Questi individui sono comunemente chiamati "cracker".