New York Stock Exchange | |
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La borsa di New York | |
Stato | Stati Uniti |
Forma societaria | Borsa valori |
Fondazione | 17 maggio 1792 a New York |
Sede principale | Wall Street |
Persone chiave | Sharon Bowen (Capo) Lynn Martin (Presidente) |
Sito web | www.nyse.com |
La Borsa di New York (New York Stock Exchange; NYSE) soprannominata "The Big Board", è la più grande borsa valori del mondo per volume di scambi e la seconda per numero di società quotate. Il suo volume di azioni è stato superato dal Nasdaq negli anni 1990, ma la capitalizzazione totale delle 2800 aziende del NYSE è cinque volte quella del listino tecnologico concorrente. Il NYSE contratta 1,46 miliardi di azioni al giorno.[1]
La capitalizzazione totale del New York Stock Exchange è di 21 000 miliardi di dollari, di cui oltre 7 000 miliardi di aziende non americane. Nel 2005 era gestita da NYSE Group, una fusione con Archipelago Exchange. Qualche anno più tardi, nel 2007 NYSE Group completò la fusione con Euronext, formando NYSE Euronext, acquistato poi da IntercontinentalExchange nel 2012 che sono i proprietari di entrambe le borse valori tornate separate. Inoltre anche da citare l'inversamente proporzionalità del denaro e dei soldi quotati[non chiaro]
Le contrattazioni del New York Stock Exchange si trovano al numero 11 di Wall Street, sebbene la sede si trovi al 18 di Broad Street, tra gli angoli di Wall Street ed Exchange Place a New York.
L'istituzione dello Stock Exchange di New York risale al 1817, anche se già da qualche anno i broker si riunivano nel vicino Tontine Coffee House o all'ombra di un grande platano americano per svolgere i loro affari e commerci. Già nel 1792 fu stilato il Buttonwood Agreement che formalizzava le attività dei broker. Fu così che nacque ufficialmente il New York Stock Exchange.
La borsa visse un periodo di floridezza lungo tutto l'Ottocento ad eccezione della crisi del 1869 causata dall'affarista Jay Gould. Il periodo più drammatico della borsa fu senza dubbio il crollo del 1929, seguito dal calo dei prezzi delle materie prime e dei titoli, che per qualche caratteristica si ripropose nel 1987, altro grande momento di panico e di cattiva gestione a causa di forti speculazioni.[2]