Il bùcchero[1] è un tipo di ceramica nera e lucida, di frequente sottile e leggerissima, prodotta dagli Etruschi per realizzare vasi. La caratteristica più evidente di questa tipologia di ceramica è la colorazione completamente nera che veniva ottenuta mediante una cottura particolare. Il bucchero fu utilizzato in Etruria dal secondo quarto del VII secolo a.C. alla prima metà del V secolo a.C..
Il bucchero etrusco è stato ritrovato sulla costa gallo-iberica, a Cartagine, in Magna Grecia, in Grecia, nel Basso Egitto e in Sardegna, Sicilia e Cipro. Inoltre, un bucchero eoliano, caratterizzato da uno stile semplice e grigio chiaro, compare nell'Eolide, cioè soprattutto nell'isola di Lemno con la sua polis più importante Mitilene, e a Lesbo nel VII e all'inizio del VI secolo a.C..
Il termine bucchero deriva dal castigliano "bùcaro", con il quale si definirono alcuni vasi giunti dall'America meridionale più o meno nello stesso periodo dei primi ritrovamenti nei siti archeologici etruschi[2].