Buckethead | |
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Buckethead in concerto nel 2006 | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Rock strumentale[1] Rock sperimentale[1] Funk metal[1] Progressive metal[1] Art rock[1] Musica d'ambiente[2] Dark ambient[2] |
Periodo di attività musicale | 1988 – in attività |
Strumento | chitarra, banjo, basso, pianoforte, tastiera |
Etichetta | indipendente, TDRS Music, Avant, Tzadik, Sony Music, CyberOctave, Metastation, City Hall, ION, Avabella Productions, Serjical Strike |
Album pubblicati | 365 |
Studio | 354 (di cui 10 come Death Cube K) |
Live | 3 |
Colonne sonore | 2 |
Raccolte | 6 (di cui 1 come Death Cube K) |
Sito ufficiale | |
Buckethead, pseudonimo di Brian Patrick Carroll (Huntington Beach, 13 maggio 1969[3]), è un chitarrista e polistrumentista statunitense, attivo in numerosi generi musicali.
Autore eccezionalmente prolifico, ha pubblicato con il nome "Buckethead" oltre trecento album in studio, uno dal vivo, quattro raccolte (tra cui un box set di tredici CD) e un EP; a questi si devono aggiungere cinque album pubblicati con lo pseudonimo di Death Cube K e numerosi lavori realizzati in collaborazioni più o meno longeve con altri artisti (per esempio con Brain, Travis Dickerson, Viggo Mortensen e in gruppi come i Cornbugs, i Deli Creeps e i Praxis), per un totale di circa cinquecento titoli pubblicati in oltre trent'anni di attività. Ha inoltre contribuito ad album di molti altri artisti e a colonne sonore cinematografiche, soprattutto dell'orrore e di arti marziali.[4] La sua vastissima produzione musicale attraversa numerosi generi fra cui progressive metal, funk, blues, fusion, musica d'ambiente e sperimentale.
È considerato tra i grandi virtuosi della chitarra rock, per la sua grande abilità tecnica e velocità,[5][6] al pari di altri celebri shredder come Steve Vai, Yngwie Malmsteen e Paul Gilbert (che è stato suo maestro); la Gibson ha anche prodotto una Les Paul signature con il suo nome, specificamente progettata proprio per lo shredding.[7]
Altrettanto rinomata è l'eccentricità della sua immagine pubblica:[5][8] estremamente riservato circa la propria vita privata, il musicista appare sempre in pubblico con una maschera che ne nasconde il volto e un secchio come cappello (da cui il suo nome d'arte)[5] tradizionalmente della Kentucky Fried Chicken con l'aggiunta di una banda con la scritta "FUNERAL"; per qualche tempo questo fu sostituito da un secchio bianco. In occasioni pubbliche (per esempio durante le interviste) si presenta spesso con un pupazzo chiamato Herbie che parla in sua vece,[9] mentre durante i suoi concerti è solito esibirsi in passi di robot dance e con il nunchaku,[9][10][11] oltre a scambiare giocattoli con il pubblico.[12][13]
Attraverso i propri album e il proprio sito, Buckethead ha sviluppato una propria biografia immaginaria e surreale (ricca di riferimenti alla filmografia tokusatsu, a Disney World e al cinema dell'orrore) della quale si conoscono molti più dettagli che della sua vita reale.