Buenos Aires Città autonoma | |
---|---|
(ES) Ciudad Autónoma de Buenos Aires (IT) Città Autonoma di Bonaria | |
Da sinistra in alto: la Casa Rosada, panorama del Microcentro, l'Edificio Kavanagh, plaza del Congreso, l'Obelisco, Scorcio de La Boca, Puerto Madero. | |
Localizzazione | |
Stato | Argentina |
Amministrazione | |
Governatore | Jorge Macri (PRO) dal 7-12-2023 |
Territorio | |
Coordinate | 34°36′30″S 58°22′19″W |
Altitudine | 25 m s.l.m. |
Superficie | 203 km² |
Abitanti | 3 120 612[1] (2022) |
Densità | 15 372,47 ab./km² |
Dipartimenti | 15 |
Province confinanti | Buenos Aires |
Altre informazioni | |
Cod. postale | C1000-14xx |
Prefisso | (+54)11 |
Fuso orario | UTC-3 |
ISO 3166-2 | AR-C |
Nome abitanti | portegni[2] |
PIL | (nominale) 400,455 miliardi di $ |
PIL procapite | (nominale) 80.500 $ |
Soprannome | Parigi del Sud America, La Reina del Plata, Baires |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Buenos Aires[3] (AFI: [ˈbwenos ˈaiɾes]) è la capitale e la maggiore città dell'Argentina. Soprannominata La Regina del Plata o La Parigi del Sudamerica,[3] e nota anche con l'abbreviativo Baires.[4] Oltre ad essere la città più popolosa del paese, è anche una delle più grandi metropoli sudamericane, la terza dell'America Latina, la seconda dell'emisfero australe dopo San Paolo e la 22ª città più popolosa del mondo, nonché sede di uno dei maggiori porti del continente;[5] l'area metropolitana, nota con il nome di Grande Buenos Aires, conta 14 966 530 persone, mentre l'intera Provincia di Buenos Aires raggiunge i 17 693 657 abitanti, il che lo rende il 4º agglomerato urbano più popoloso del continente americano, dopo quelli di San Paolo, Città del Messico e New York. I suoi residenti corrispondono a oltre un terzo dell'intera popolazione del Paese.[5]
Suddivisa in 15 comuni e quindi in 48 barrios, è uno dei più importanti centri politici, culturali e finanziari dell'economia nazionale[3][6] e, in virtù della fitta rete di nodi stradali e autostradali che si diramano lungo la metropoli, funge da principale punto di convergenza per i trasporti di tutta l'America meridionale.[3] La capitale argentina, inoltre, è una delle poche municipalità a livello internazionale a possedere lo status di città autonoma, pur essendo compresa nel territorio della provincia omonima, da cui si separò definitivamente nel 1880 in seguito alle Guerre civili argentine mediante un lento processo di federalizzazione.[3][6] La città ospitò i giochi panamericani nel 1951 e 12 partite del Campionato mondiale di calcio 1978, fra cui la partita inaugurale e le finali per il primo e terzo posto; nel 2018 ha ospitato i III Giochi olimpici giovanili estivi e il 13º vertice del G20.[7]
La città fu fondata la prima volta nel 1536 dall'adelantado Pedro de Mendoza. Distrutta dai nativi, fu rifondata nel 1580 dall'esploratore Juan de Garay, e dopo essere stata accorpata al Vicereame del Perù nel 1776 fu designata capitale del Vicereame del Río de la Plata, appena costituitosi per conto del re di Spagna sotto la Corona d'Aragona. Durante la prima delle invasioni britanniche, avvenuta nel 1806, la città fu occupata dalle forze britanniche e rimase per 45 giorni sotto la bandiera del Regno Unito. Nel 1810 ci fu la rivoluzione di maggio, che spodestò il viceré e diede inizio alla guerra d'indipendenza. Nel 1880, sotto il governo di Nicolás Avellaneda, fu federalizzata, e la città venne separata dalla provincia omonima che la circonda. La "Grande Buenos Aires" è stata una delle principali destinazioni del processo di immigrazione che ha riguardato l'Argentina dalla fine del XIX secolo.
Attualmente occupa il 20º posto nella classifica delle città globali.[8] Nel 2018 la rivista Foreign Policy l'ha inserita alla 91ª posizione nella lista delle 100 città con la più alta qualità di vita, uno dei migliori piazzamenti in America Latina.[6][9]