Il burattino è un tipo di pupazzo con il corpo di pezza e la testa di legno o altro materiale che compare in scena a mezzo busto, mosso dal basso, dalla mano del burattinaio, che lo infila come un guanto.
Lo spettacolo dei burattini è generalmente rappresentato all'interno di un casotto di legno, detto castello.
Il burattino va distinto dalla marionetta: tipo di pupazzo, in legno o altro materiale, che compare in scena a corpo intero ed è solitamente mosso dall'alto tramite dei fili.
Pinocchio, pur essendo nella terminologia moderna una marionetta, fu chiamato dal suo autore Carlo Collodi "burattino di legno" poiché all'epoca della scrittura del romanzo ("Le avventure di Pinocchio", nel 1881) si usava il termine "burattino" per indicare un fantoccio mosso dai fili[1], mentre il termine "marionetta" era di scarso uso popolare ed era stato snobbato da alcuni scrittori dell'epoca perché veniva considerato un "francesismo"[2][3]. Con il tempo i termini "burattino" e "marionetta" sono cambiati e Pinocchio oggi è classificabile come una marionetta (che nella storia originale si muove senza fili come un automa).
«Burattino. S.m. Quel fantoccio di cenci o di legno, con molti dei quali il burattinaio rappresenta commedie e farse, facendoli muovere per via di fili e parlando per essi.»
«I Francesi che ai burattini danno il nome di marionette, adoperato talvolta, o piuttosto usurpato nello stesso significato anche in Italia, pretendono che quei fantocci fossero conosciuti e adoperati dai Greci, non sotto il nome di automati come credettero gli Accademici della Crusca, ma sotto quello di neurospasti, parola che significa oggetti messi in moto da nervi o da piccole corde, con che sarebbe ben indicata la natura stessa ed il fine della cosa.»
«Marionetta « Per burattino, fantoccio, è francesismo. » Siamo d'accordo: ma le marionette, benché siano in effetti fantocci, non sono propriamente i burattini!»