Con il termine Calciopoli si indica lo scandalo che ha investito il calcio italiano nel 2006, coinvolgendo diverse società professionistiche e numerosi dirigenti, sia delle stesse società che dei principali organi calcistici italiani (AIA, FIGC e LNP), oltre ad alcuni arbitri e assistenti. Le squadre condannate dalla giustizia sportiva nel 2006 furono Fiorentina, Juventus, Lazio e Milan nel primo filone d'inchiesta,[1] e Arezzo e Reggina nel secondo filone.[2] Tra il 2010 e il 2011 furono oggetto d'indagine anche altri club inizialmente non coinvolti nel filone del 2006, ma in questo caso non fu possibile accertarne le responsabilità poiché sopravvenne la prescrizione per i fatti in esame.[3]
Lo scandalo fu battezzato dagli organi di informazione in vari modi, ma alla fine è storicamente prevalso il termine Calciopoli per analogia con Tangentopoli (composto di tangente e -poli usato per riferirsi a Milano come «città delle tangenti»).
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