Califfato Abbaside | |
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Il Califfato abbaside attorno all'850 | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Califfato Abbaside |
Nome ufficiale | الخلافة العباسية |
Lingue ufficiali | Arabo |
Lingue parlate | Arabo, Persiano, aramaico, curdo, ebraico |
Capitale | Baghdad, attuale Iraq (762-796, 809-836, 892-1258) |
Altre capitali | Kufa (750-762) Raqqa (796-809) Samarra (836-892) |
Politica | |
Forma di Stato | Califfato |
Forma di governo | Monarchia assoluta teocratica ereditaria |
Nascita | 750 con Abū l-ʿAbbās al-Saffāḥ |
Causa | Assunzione del potere |
Fine | 1258 con al-Musta'sim |
Causa | Presa di Baghdad da parte di Hulagu Khan |
Territorio e popolazione | |
Massima estensione | 11.100.000 km² nel 750 d.C. |
Economia | |
Valuta | Dinar (oro), Dirham (argento), Fals (rame) |
Commerci con | Mar Mediterraneo e oceano Indiano |
Religione e società | |
Religione di Stato | Islam sunnita |
Religioni minoritarie | Cristianesimo, Ebraismo, Mazdeismo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Califfato omayyade |
Succeduto da | Impero mongolo Dinastia Fatimide Dinastia Almohade Mamelucchi d'Egitto Impero ottomano Ghuridi Impero selgiuchide Saffaridi Ziyadidi Tulunidi Ziridi |
Il califfato abbaside (in arabo الخلافة العباسية?, al-khilāfa al-‘abbāsiyya) fu il terzo dei quattro califfati principali istituiti dopo la morte di Maometto, governato dalla dinastia degli Abbasidi. Prende il nome da al-ʿAbbās b. ʿAbd al-Muṭṭalib - zio paterno del profeta Maometto e trisavolo del fondatore della dinastia - che si vuole si fosse convertito alla religione predicata dal nipote in una data imprecisata che i detrattori della dinastia ponevano nella sera immediatamente precedente alla conquista (fatḥ) della Mecca da parte dei musulmani (630).
Il califfato abbaside ebbe inizio in seguito al rovesciamento della dinastia omayyade, avvenuto nel contesto della cosiddetta rivoluzione abbaside del 750.
Il califfato esistette dal 750 al 1258, sia pure entrando in una fase di declino a partire dalla seconda metà del IX secolo. La cattura di Baghdad da parte dei Buwayhidi nel 945 e da parte dell'Impero selgiuchide nel 1055 evidenziarono la subalternità del califfato quale forza politica nel mondo islamico, nonostante periodi di ripresa sotto califfi come al-Muqtafi e al-Nāṣir li-dīn Allāh. Il califfato ricopriva, al suo apice, un'area di 11,1 milioni di km² ed è uno degli imperi più vasti di sempre, il secondo della storia islamica dopo il solo impero omayyade (13,4 milioni).[1]
La Presa di Baghdad da parte dei Mongoli nel 1258 determinò la fine del califfato. Esso venne ricostituito, in forma puramente cerimoniale, dal Sultanato mamelucco del Cairo, esistendo in questa forma dal 1261 al 1517.