Capo Passero frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Libero consorzio comunale | Siracusa |
Comune | Portopalo di Capo Passero |
Territorio | |
Coordinate | 36°41′06″N 15°08′24″E |
Altitudine | 20 m s.l.m. |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 96010 |
Prefisso | 0931 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Il Capo Passero è l'estrema punta sud-orientale dell'isola di Sicilia e anche il nome dell'isolotto sito a pochi metri di distanza. Si trova nel territorio del comune di Portopalo, in provincia di Siracusa e costituisce il confine tra il Mar Ionio e il Mar di Sicilia. Il capo è dominato da un faro.
Nel XVI secolo, il Capo Passero fu oggetto di intense attività piratesche turco-barbaresche. I pirati, infatti, al capo si rifornivano di acqua e saccheggiavano la zona, prendendo talvolta in schiavitù gli europei in cui si imbattevano. Nel 1607, fu completato il Forte di Capo Passero, che ebbe una funzione difensiva almeno fino al 1830[1].
La località è famosa per la battaglia navale, avvenuta nel 1718, nel corso della quale la flotta spagnola venne sconfitta dalla flotta britannica comandata dall'ammiraglio sir George Byng. Per fronteggiare la minaccia degli spagnoli, che intendevano riconquistare i territori persi in Italia, in quel periodo la Gran Bretagna firmò trattati di alleanza con Austria, Francia e Paesi Bassi, quest'alleanza diede il nome alla Guerra della Quadruplice Alleanza contro la Spagna, di cui la battaglia di Capo Passero fu uno dei primi scontri armati.