Carlo Filangieri | |
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Presidente del Consiglio dei ministri del Regno delle Due Sicilie | |
Durata mandato | 8 giugno 1859 – 16 marzo 1860 |
Monarca | Francesco II delle Due Sicilie |
Predecessore | Ferdinando Troya |
Successore | Antonio Statella di Cassaro |
Coalizione | Area filofrancese |
Ministro della Guerra del Regno delle Due Sicilie | |
Durata mandato | 8 giugno 1859 – 16 marzo 1860 |
Monarca | Francesco II delle Due Sicilie |
Presidente | se stesso |
Predecessore | Francesco Pinto d'Ischitella (1788-1875) |
Successore | Giosuè Ritucci |
Dati generali | |
Suffisso onorifico | Principe di Satriano |
Partito politico | Murattiano |
Professione | Militare di carriera |
Carlo Filangieri, principe di Satriano, duca di Cardinale, e di Taormina, barone di Davoli e di Sansoste,[1][2] noto anche come principe di Satriano o Satriano (Cava de' Tirreni, 10 maggio 1784 – San Giorgio a Cremano, 9 ottobre 1867), è stato un generale e politico italiano, del Regno delle Due Sicilie.
Figlio di Gaetano Filangieri, partecipò alle guerre napoleoniche nell'esercito francese: prese parte alla battaglia di Austerlitz e alla Campagna di Spagna. Trasferito nel Regno di Napoli per aver ucciso in duello un generale italo-francese, fu aiutante di campo di re Gioacchino Murat che lo nominò generale nel 1813.
Dopo la restaurazione borbonica nel Regno delle Due Sicilie, fu reintegrato ed ebbe vari incarichi comandando con successo la Campagna per la riconquista della Sicilia (1848-1849). Rimase nell'isola come luogotenente fino al 1855.
Nel periodo immediatamente precedente all'Impresa dei Mille fu Presidente del Consiglio del Regno delle Due Sicilie e ministro della Guerra (8 giugno 1859-16 marzo 1860). Durante tale carica si batté invano per un'alleanza del Regno delle Due Sicilie con il Piemonte e la Francia.
Dopo l'unità collaborò con il governo del Regno d'Italia.