Carlo Martello | |
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Statua di Carlo Martello realizzata da Jean-Baptiste Joseph Debay (1802-1862). Galleria della Reggia di Versailles. | |
Re di tutti Franchi (de facto) | |
In carica | 737 – 741 |
Predecessore | Teodorico IV (de facto)[1] |
Successore | Childerico III (de facto) che fu nominato re poco prima[2] o alcuni mesi dopo[3] la morte di Carlo Martello |
Maggiordomo di palazzo | |
In carica | 714 – 741 |
Predecessore | Pipino di Herstal |
Successore | Pipino il Breve e Carlomanno |
Nascita | 690 circa |
Morte | Quierzy, 22 ottobre 741[4] |
Luogo di sepoltura | Basilica di Saint-Denis |
Casa reale | Pipinidi |
Dinastia | Carolingi |
Padre | Pipino di Herstal |
Madre | Alpaïde di Bruyères |
Coniugi | Rotrude di Treviri Swanachilde |
Figli | Di primo letto: Carlomanno Pipino il Breve Hiltrude Di secondo letto: Grifone Di primo o secondo letto: Landrada Alda Da concubine: Bernardo Geronimo Remigio di Rouen |
Carlo, detto Martello (Carolus Martellus o Carolus Tudes, in alcuni cronisti antichi[5]), o anche Marcello (690 circa – Quierzy, 22 ottobre 741[4]), fu Maggiordomo di palazzo dei regni merovingi di Austrasia dal 716, di Burgundia dal 717 e di Neustria dal 719 sino alla sua morte; per quattro anni, dal 737 al 741, esercitò il potere regale pur non avendone il titolo.
Era il figlio di Pipino di Herstal e della concubina di Pipino, una nobildonna di nome Alpaide.[6] Carlo rivendicò con successo il suo diritto al potere come successore del padre. Continuando il lavoro del padre, Carlo ripristinò il governo centralizzato in Francia e cominciò una serie di campagne militari che ristabilirono i Franchi come i padroni indiscussi dell'intera Gallia. Secondo una fonte poco successiva, il Liber Historiae Francorum, Carlo fu "un guerriero insolitamente [...] efficace in battaglia".[7]
In particolare, Carlo fermò l'invasione musulmana di Aquitania nella battaglia di Poitiers del 732. A questa vittoria è tradizionalmente attribuito un valore emblematico per la conservazione della cultura occidentale. Oltre alle sue imprese militari, gli viene tradizionalmente attribuito un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema franco del feudalesimo.[8][9]
Al termine del suo regno, Carlo divise il regno dei Franchi tra i suoi due figli, Carlomanno e Pipino. Quest'ultimo diventò il primo re della dinastia carolingia. Il nipote di Carlo Martello, Carlo Magno, espanse il Regno franco e diventò il primo imperatore dell'occidente dalla caduta di Roma.[10]
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