Il casellario politico centrale era un ufficio della direzione generale della Pubblica sicurezza del Regno d'Italia che aveva il compito di curare il sistematico aggiornamento dell'anagrafe dei cosiddetti "sovversivi", ma anche degli oziosi e dei vagabondi (tra i quali, spesso, erano annoverati gli attori).
Il "servizio dello schedario biografico degli affiliati ai partiti sovversivi maggiormente pericolosi nei rapporti dell'ordine e della Pubblica sicurezza" (istituito nel 1894 con le circolari della Direzione generale P.S. del 25 maggio 1894, n. 5116 e del 16 agosto 1894, n. 6329) continuò ad essere in funzione - anche dopo la nascita della Repubblica Italiana - fino alla fine degli anni sessanta del Novecento.