Castellabate

Castellabate
comune
Castellabate – Veduta
Castellabate – Veduta
Vista panoramica
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoMarco Rizzo (indipendente) dal 4-10-2021
Data di istituzione8 agosto 1806[1]
Territorio
Coordinate40°16′44″N 14°57′10″E
Altitudine278 (centro storico), 35 (sede municipale) m s.l.m.
Superficie37,43 km²
Abitanti8 639[2] (31-8-2024)
Densità230,8 ab./km²
FrazioniAlano, Lago, Licosa, Ogliastro Marina, San Marco, Santa Maria, Tresino
Comuni confinantiAgropoli, Laureana Cilento, Montecorice, Perdifumo
Altre informazioni
Cod. postale84048
Prefisso0974
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT065031
Cod. catastaleC125
TargaSA
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona C, 1 088 GG[4]
Nome abitanticastellabatesi, castellani
Patronosan Costabile
Giorno festivo17 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castellabate
Castellabate
Castellabate – Mappa
Castellabate – Mappa
Localizzazione del comune di Castellabate nella provincia di Salerno
[www.comune.castellabate.sa.it Sito istituzionale]

Castellabate (IPA: [kastɛllaˈbate][5] Castiellabbate in dialetto cilentano[6]) è un comune italiano sparso di 8 639 abitanti della provincia di Salerno in Campania. La sede comunale è ubicata nella frazione Santa Maria.

Il comune si trova sulla costiera cilentana e il suo territorio rientra completamente nel parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dichiarato nel 1998 Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO. I suoi ambienti marini formano l'area marina protetta Santa Maria di Castellabate.

  1. ^ I percorsi di "Genius Loci" (PDF), su ingenioloci.beniculturali.it. URL consultato il 29 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2013).
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana, su dipionline.it. URL consultato il 16 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2018).
  6. ^ AA.VV., p.166.