Casuario | |
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Da sinistra a destra le tre specie viventi di Casuarius: Casuarius casuarius, C. unappendiculatus e C. bennetti | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Paleognathae |
Ordine | Casuariiformes |
Famiglia | Casuariidae |
Genere | Casuarius Brisson, 1760 |
Sinonimi | |
Casoarius | |
Specie | |
Casuarius Brisson, 1760 è un genere di uccelli della famiglia Casuariidae.[2] I casuari sono incapaci di volare e fanno parte di un gruppo di uccelli, quasi tutti di grandi dimensioni, chiamati ratiti, come lo struzzo, l'emù, il moa (ora estinto) e il piccolo kiwi.
Sono nativi delle foreste tropicali della Nuova Guinea (Papua Nuova Guinea e Indonesia), Nusa Tenggara Orientale, le isole Molucche e l'Australia nord-orientale.[3] I casuari apparvero per la prima volta durante il Pliocene inferiore, circa 5 milioni di anni fa.
I casuari si nutrono principalmente di frutta, ed altri elementi vegetali, tra cui germogli e semi, funghi, integrando nella loro dieta anche piccoli invertebrati e piccoli vertebrati. I casuari sono molto diffidenti nei confronti degli umani e se provocati sono in grado di infliggere gravi lesioni, anche mortali, sia agli animali domestici che alle persone. Per questo è stato spesso etichettato come "l'uccello più pericoloso al mondo".[4]
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Clements, J (2007)