Càttaro comune | |
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(CNR) Kotor (SR) Kotor | |
Localizzazione | |
Stato | Montenegro |
Amministrazione | |
Sindaco | Vladimir Jokić |
Lingue ufficiali | montenegrino |
Territorio | |
Coordinate | 42°25′40″N 18°46′07″E |
Altitudine | 635 m s.l.m. |
Superficie | 335 km² |
Abitanti | 22 601 (2011) |
Densità | 67,47 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 85330 |
Prefisso | (+382) 32 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | ME-10 |
Targa | KO |
Nome abitanti | cattarini |
Patrono | san Trifone |
Giorno festivo | 1º febbraio |
Cartografia | |
Localizzazione del comune di Cattaro nel Montenegro | |
Sito istituzionale | |
Càttaro[1][2][3][4][5] (in serbocroato, incluso lo standard montenegrino, Kotor/Котор; in veneto Càtaro; in latino medievale Catharus) è una città e comune del Montenegro, situata nella Dalmazia meridionale sulla costa adriatica.
Tra il 1420 e il 1797 Cattaro e la regione circostante appartennero alla Repubblica di Venezia, e l'influenza veneta è ancor oggi visibile nell'architettura. L'antica città marittima, circondata da un'imponente cinta muraria, è ben conservata ed è inclusa nella lista dei Patrimoni dell'umanità protetti dall'UNESCO. È stata storicamente rilevante la presenza a Cattaro di una comunità di dalmati italiani; durante il periodo veneziano la zona era chiamata Albania Veneta.
La città si specchia nelle Bocche di Cattaro, un'articolata serie di profondi bacini perfettamente riparati dal mare aperto, che costituiscono il più grande porto naturale del mar Adriatico e che per il loro profilo frastagliato ricordano vagamente i fiordi norvegesi. Assieme a Cattaro stessa, le Bocche garantiscono alla regione un afflusso turistico in costante aumento. Alle loro spalle si innalzano le Alpi Dinariche, catena montuosa che va dal Carso italiano al Kosovo.