In araldica il cervo è simbolo di nobiltà antica e generosa oltre che di longevità, a causa della lunghezza della sua vita che si riteneva potesse arrivare ai 300 anni. È considerato anche simbolo di amore per la musica, prudenza, pentimento, preghiera etc.
Si incontra talvolta la figura del cervo con una croce tra le corna, riferimento alla leggende di sant'Uberto e di sant'Eustachio. Negli stemmi è anche frequente il solo ramo di cervo, del quale si blasona il numero di corna quando diverso da sei.
Secondo il Crollalanza, «per una bizzarria dell'araldica, i cervi smaltati di rosso si blasonano al naturale, essendo questo il colore che più si avvicina a quello di tale animale; mentre, per esempio, la volpe non va per nulla soggetta a questa eccezione»[1]; ma il Volpicella contesta duramente questa "bizzarria" e stabilisce che il cervo rosso sia blasonato di rosso[2].