Chiesa di San Francesco al Prato

Disambiguazione – Se stai cercando la chiesa di Parma, vedi Chiesa di San Francesco del Prato.
Chiesa di San Francesco al Prato
L'ex chiesa di San Francesco al Prato
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneUmbria
LocalitàPerugia
Coordinate43°06′50.17″N 12°22′59.89″E
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Francesco d'Assisi
Arcidiocesi Perugia-Città della Pieve
ArchitettoPietro Carattoli
(nel rifacimento settecentesco)
Stile architettonicoromanico
Inizio costruzione1251-1253[1]

La chiesa di San Francesco al Prato è una chiesa sconsacrata risalente al XIII secolo, oggi adibita ad auditorio. Sorge a Perugia, nell'omonima piazza, accanto al rinascimentale oratorio di san Bernardino, facente parte del complesso monastico di San Francesco.

Ad unica navata,[2] che conserva l'originaria struttura, è rimasta per anni scoperchiata per il crollo delle volte, a causa di movimenti franosi della collina: i monumenti e le cappelle sono andati perduti, la facciata policroma, invece, è stata ripristinata nel suo splendore nel 1926 dall'architetto Pietro Angelini.

Matrimonio mistco di Santa Caterina, oggi al Louvre, in origine presso la Chiesa di San Francesco, a seguito delle spoliazioni napoleoniche

Negli anni trenta e sessanta del Novecento il tempio sconsacrato è stato internamente demolito: solo l'inizio del Duemila ha visto l'avvio di un radicale restauro che lo trasformerà in auditorium su progetto originario di Bruno Signorini. La chiesa, tra le prime in Italia costruite dopo la morte di san Francesco,[3] ha avuto, nel corso dei secoli, una significativa rilevanza politico-sociale-artistica nelle vicende della città di Perugia. Nonostante i gravi pericoli strutturali, le grandi famiglie perugine la elessero a luogo privilegiato di sepoltura dei propri membri, unitamente a capitani, giuristi e letterati che avevano illustrato, con la loro attività, il centro umbro: questa decisione fu presa soprattutto dopo che vi fu tumulato il beato Egidio (1190-1262), il terzo "compagno"[4] che seguì la regola del Santo di Assisi.

  1. ^ Sorbi Salmareggi, p. 49.
  2. ^ Umbria, p. 148.
  3. ^ Sorbi Salmareggi, p. 9.
  4. ^ Sorbi Salmareggi, p. 10.