Ciad | |
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(AR) الاتحاد، العمل، التقدم
(FR) Unité, Travail, Progrès (IT) Unità, Lavoro, Progresso | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Repubblica del Ciad |
Nome ufficiale | (FR) République du Tchad (AR) جمهورية تشاد Jumhuriyat Tšād |
Lingue ufficiali | francese e arabo |
Capitale | N'Djamena |
Politica | |
Forma di governo | Repubblica semipresidenziale con influenze militari |
Presidente | Mahamat Déby Itno |
Primo ministro | Allamaye Halina |
Indipendenza | dalla Francia, 11 agosto 1960 |
Ingresso nell'ONU | 20 settembre 1960 |
Superficie | |
Totale | 1 284 000[1] km² (21º) |
% delle acque | 1,9% |
Popolazione | |
Totale | 16 877 357[1] ab. (2022) (71º) |
Densità | 8,9 ab./km² |
Tasso di crescita | 1,98% (2012)[2] |
Nome degli abitanti | ciadiani[3] |
Geografia | |
Continente | Africa |
Confini | Libia, Sudan, Camerun, Nigeria, Niger, Repubblica Centrafricana |
Fuso orario | UTC+1 |
Economia | |
Valuta | franco CFA dell'Africa centrale |
PIL (nominale) | 12 900[4] milioni di $ (2012) (124º) |
PIL pro capite (nominale) | 885 $ (2018) (170º) |
PIL (PPA) | 26 576 milioni di $ (2012) (111º) |
PIL pro capite (PPA) | 2 539 $ (2013) (145º) |
ISU (2021) | 0,394 (basso) (190º) |
Fecondità | 5,75 (2018)[5] |
Varie | |
Codici ISO 3166 | TD, TCD, 148 |
TLD | .td |
Prefisso tel. | +235 |
Sigla autom. | TCH e TD |
Lato di guida | Destra (↓↑) |
Inno nazionale | La Tchadienne |
Festa nazionale | 11 agosto |
Evoluzione storica | |
Stato precedente | Africa Equatoriale Francese |
Il Ciad (AFI: /ˈʧad/[6]; in arabo تشاد?, Tšād; in francese Tchad), ufficialmente Repubblica del Ciad, è uno Stato dell'Africa centrale che confina a nord con la Libia, a est con il Sudan, a sudovest col Camerun e la Nigeria, a ovest col Niger e a sud con la Repubblica Centrafricana. Ha una superficie di 1284000 km²[1] e una popolazione di 16 877 357 abitanti per una densità di 8,9 ab/km².[1].
Il Ciad è costituito da diverse regioni climatiche: una zona desertica a nord, un'arida cintura saheliana al centro, mentre il sud è caratterizzato da una più fertile savana sudanese. Il lago Ciad, da cui il paese prende il nome, è la seconda zona umida più grande dell'Africa. La capitale N'Djamena è anche la città più estesa e popolosa del paese. Le lingue ufficiali del Ciad sono l'arabo e il francese. Sono presenti oltre 200 diversi gruppi etnici e linguistici. Islam (52%) e cristianesimo (44%) sono le religioni più diffuse e praticate.[7]
Le popolazioni umane iniziarono a stanziarsi in gran numero nel bacino del Ciad a partire dal VII millennio a.C. Entro la fine del I millennio d.C., la striscia saheliana del Ciad ha visto l'ascesa e la caduta di una serie di stati e imperi, ciascuno concentrato sul controllo delle rotte commerciali trans-sahariane che passavano attraverso la regione. La Francia conquistò il territorio nel 1920 e lo incorporò come parte dell'Africa equatoriale francese. Nel 1960, il Ciad ottenne l'indipendenza sotto la guida di François Tombalbaye. Il risentimento verso le sue politiche nel nord a maggioranza musulmana culminò in una lunga guerra civile iniziata nel 1965. Nel 1979 i ribelli conquistarono la capitale e misero fine all'egemonia del Sud; tuttavia i comandanti ribelli iniziarono a combattere tra loro finché Hissène Habré non sconfisse i suoi rivali. Nel 1978 la Libia invase il paese, portando a un conflitto che si interruppe solo nel 1987 con un intervento militare francese (operazione Épervier). Hissène Habré fu a sua volta rovesciato nel 1990 dal suo generale Idriss Déby. Con il sostegno francese, nel 1991 fu avviata una modernizzazione dell'esercito nazionale del Ciad. Dal 2003 la crisi del Darfur nel confinante Sudan portò a una destabilizzazione anche del Ciad, nazione già molto povera che dovette compiere enormi sforzi per accogliere centinaia di migliaia di rifugiati sudanesi.
Durante la presidenza di Idriss Déby, il cui governo era descritto come autoritario, il potere rimase saldamente nelle mani del Movimento patriottico di salvezza, nonostante la presenza formale di una pluralità di partiti politici all'Assemblea nazionale del Ciad.[8][9][10] Il presidente Déby fu ucciso dai ribelli del Front pour l'alternance et la concorde au Tchad (FACT) nell'aprile 2021: in seguito a tale evento, il consiglio militare di transizione guidato da suo figlio Mahamat Déby assunse il controllo del governo e il nuovo leader sciolse l'Assemblea.[11]
Il Ciad rimane un paese tormentato dalla violenza politica e dai ricorrenti tentativi di colpo di Stato. È uno dei paesi meno sviluppati, classificato tra i più bassi in termini di Indice di sviluppo umano. Il Ciad è uno dei paesi più poveri e corrotti del mondo; la maggior parte dei suoi abitanti è costituita da pastori e agricoltori di sussistenza. Dal 2003 il petrolio greggio costituisce la principale fonte di guadagni del paese in termini di esportazioni, soppiantando l'industria tradizionale del cotone. Il Ciad ha una scarsa reputazione in termini di tutela dei diritti umani, con frequenti abusi quali incarcerazioni arbitrarie, esecuzioni extragiudiziali e limiti alle libertà civili da parte delle forze di sicurezza e delle milizie armate.
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