Colore primario

I colori primari sono un insieme di colori che sono scelti per produrre, attraverso la loro combinazione per sintesi additiva o sottrattiva, una gamma di altri colori.

Nel caso di sintesi additiva, i colori primari (detti anche "colori primari additivi") sono due o più fasci luminosi che singolarmente producono sensazioni di colore distinte e che, pervenendo insieme, o in rapida successione, all'apparato visivo umano, producono la sensazione di altri colori (ad esempio un fascio rosso e uno verde, la cui combinazione produce la sensazione di giallo).

Nel caso di sintesi sottrattiva, i colori primari (detti anche "colori primari sottrattivi") sono due o più colori che singolarmente producono sensazioni di colore distinte. Tale differenza, nel caso di coloranti o pigmenti, è dovuta al fatto che tali sostanze assorbono, cioè sottraggono, bande diverse dello spettro visibile alla luce che li colpisce (normalmente bianca), e che, mescolati o sovrapposti, producono la sensazione di altri colori (ad esempio un inchiostro giallo e uno magenta che producono combinati insieme la sensazione di rosso).

La dizione "colore primario" è stata usata in passato sia con riferimento alla sola sintesi additiva[1] sia con accezioni diverse.[2]

  1. ^ Ad esempio in Friedman, p. 2, si trova la seguente definizione: “I colori usati nei procedimenti additivi (rosso, verde, blu) sono chiamati primari, mentre quelli usati nei procedimenti sottrattivi (ciano, magenta, giallo) sono chiamati secondari”. Nella presente voce è usata la dizione colori primari in entrambi i casi, in accordo con la terminologia corrente, eventualmente con la specificazione additivi o sottrattivi per evitare ambiguità.
  2. ^ Si vedano, ad esempio, Wall, p. 1 e Friedman, pp. 1-2.