Confederazione dei Gruppi dell'Esercito Liberale

Confederazione dei Gruppi dell'Esercito Liberale
Esercito Liberale
Esercito magonista
La bandiera usata dai guerriglieri magonisti
Descrizione generale
Attiva1906 - 1913
Attività minori fino al 1916
NazioneMessico (bandiera) Messico
ServizioPartito Liberale Messicano
TipoForze terrestri
RuoloAbbattere lo Stato capitalista messicano in favore dell'anarco-comunismo
Motto¡Tierra y Libertad!
Battaglie/guerreSciopero di Cananea
Ribellione di Acayucan
Sciopero del Río Blanco
Rivoluzione messicana
Comandanti
Comandante in capoGiunta del Partito Liberale Messicano:
Ricardo Flores Magón, Enrique Flores Magón, Práxedis Guerrero, Librado Rivera, Anselmo Figueroa
Degni di notaPrimitivo Gutiérrez
José María Leyva
Simón Berthold
John R. Mosby
Caryl ap Rhys Pryce
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La Confederazione dei Gruppi dell'Esercito Liberale o Esercito Liberale, conosciuti anche come magonisti o pelemisti, furono gruppi armati rivoluzionari che, in base al programma del Partito Liberale Messicano (PLM), combatterono contro la dittatura di Porfirio Díaz fin dal 1906 e cercarono di estendere una rivoluzione sociale che abolisse il governo e la proprietà privata a tutto il Messico. Portavano una bandiera rossa con il motto in lettere bianche ¡Tierra y Libertad! che più tardi sarebbe stata usata anche da Emiliano Zapata e altri rivoluzionari, senza però assumere l'intera concezione politica del PLM.

Il PLM fu fortemente influenzato dagli ideali di insurrezione anarchica dei Fratelli Flores Magón, cosa che fece sì che la stampa e le autorità li chiamassero "magonisti" in senso dispregiativo, anche se loro preferivano chiamarsi prima "liberali" e dopo "anarchici" poiché affermavano che non stavano lottando affinché un leader rivoluzionario arrivase al potere, ma per l'ideale di "Pane, Terra e Libertà per tutti". L'esercito liberale ebbe contatti con i leader zapatisti e villisti ma non stabilì mai alleanze formali con loro[1] poiché i magonisti ritenevano che la rivoluzione doveva essere contro lo Stato capitalista e in favore dell'anarco-comunismo, non solo per la ridistribuzione della terra, il cambio di presidente o la ricerca del potere politico.

I soldati magonisti che conquistarono la città di Tijuana nel 1911
  1. ^ In «Biografía de Enrique Flores Magón». Jenaro Amezcua racconta che attraverso José María Rangel (liberale) e Genovevo de la O (zapatista), circolò corrispondenza tra Ricardo Flores Magón e Emiliano Zapata, secondo dichiarazioni dello stesso Enrique Flores Magón nel 1943. Pubblicato in Storia Operaia N.º 17, Centro di Studi Storici del Movimento Operaio Messicano, Seconda Epoca, Vol. 5, 17 settembre 1979.