Conservatorismo

Il conservatorismo è un’ideologia che diffida dei mutamenti improvvisi (la cui incontestabile espressione è il concetto di rivoluzione) e sostiene l’opportunità di preservare un determinato stato istituzionale, religioso, sociale, avversando o ritardando il progresso (e la trasformazione) di idee, forme e istituti politici e sociali, senza sfociare tuttavia nel reazionarismo[1].

È anche una filosofia sociale e politica (tipica della destra[2]) che si oppone al modernismo, tende a favorire pratiche migliorative per la continuità storica, ricerca un ritorno ai valori tradizionali.[3]

Il conservatorismo crede dunque in un cambiamento limitato in ciò che è naturale o organico, affermando il primato della legge naturale sulla ragione e sulla volontà umana, ritenendo che l'ordine sociale sia indipendente da esse. Si oppone anche alla dottrina liberale sulla base di ciò che la legge è o dovrebbe essere; i diritti, acquisiti e protetti da istituzioni costituite, non sono innati o collegati all'individuo[4][5].