Il Consiglio della Rivoluzione islamica[1] (in persiano شورای انقلاب اسلامی, Šūrā-ye enqelāb-e eslāmī) era un gruppo creato dall'Ayatollah Ruhollah Khomeini il 10 gennaio 1979, poco prima del suo ritorno in Iran, per gestire la rivoluzione iraniana.[2] Nei mesi successivi il Consiglio emanò centinaia di sentenze e leggi, che riguardavano qualsiasi ambito, dalla nazionalizzazione delle banche agli stipendi degli infermieri.[3] La sua esistenza fu tenuta segreta durante i primi tempi meno sicuri della rivoluzione,[4] e i suoi membri e l'esatta natura di ciò che fece il Consiglio rimasero nascosti pubblicamente fino all'inizio del 1980. Alcuni membri del Consiglio come Motahhari, Taleqani, Bahonar, Beheshti, Qarani morirono durante la guerra Iran-Iraq o furono assassinati dal MKO durante il consolidamento della rivoluzione iraniana. La maggior parte di coloro che rimasero, furono estromessi dal regime.[5]