Le origini della città risalgono almeno all'VIII secolo a.C., quando sul suo territorio sorgeva il villaggio italico di Kos ("Kossa" nell'elenco delle città situate in Calabria compilato nel V secolo a.C. dallo storico greco Ecateo di Mileto; Ecat. FGrHist 1 FF 64-71), le cui monete, risalenti al 420 a.C., sono esposte al British Museum di Londra.
Nel IV secolo a.C. Consentia assume il ruolo di capitale dei Bruzi[10][11][12] esercitando un ruolo egemonico nella regione sino alla conquista da parte dei Romani e dal XVI secolo viene designata capoluogo della Calabria Citeriore.
Identificata come Atene della Calabria,[1][2][3][4] in riferimento alla sua tradizione culturale,
dal 1511 ospita nel centro storico l'Accademia Cosentina, tra le prime accademie fondate in Europa.[13]
^F. Lenormant La Magna Grecia Vol. III. Il riferimento originale è da intendersi quello dello storico romano Tito Livio che parlando di alcuni insediamenti bretti scrive “Consentia Aufugum Bergae Baesidiae Ocriculum Lymphaeum Argentanum Clampetia multique alii ignobiles populi”, indicando che questi nel 204 a.C. passarono dalla parte del console Gn. Servilio, incaricato della guerra contro Annibale, e il quale “in Bruttis erat”. Solo alcuni di questi centri sono identificabili, mentre per alcuni di essi non esiste alcuna ipotesi di ubicazione concreta.