Il creazionismo è la credenza che l'Universo, la Terra e tutti gli organismi viventi originano da atti specifici di creazione divina, come riportato nella Bibbia.[1]
In tal senso, le posizioni creazioniste sono in genere caratterizzate da una critica (o proposta di revisione) delle teorie cosmogoniche e antropogenetiche scientifiche alla luce dei racconti della creazione contenuti per esempio nella Genesi o in altri testi sacri, interpretati in modo più o meno letterale.[2] Il processo evolutivo della vita sulla terra, in particolare, è fra gli studi scientifici, quello più comunemente messo in discussione dai creazionisti, tanto che in alcuni contesti i termini "creazionista" e "antievoluzionista" sono usati in senso essenzialmente equivalente.[3][4]
Il dibattito fra creazionisti e non creazionisti (in particolare in rapporto alla teoria dell'evoluzione) è tradizionalmente molto vivo negli Stati Uniti, ma diffuso anche nel resto del mondo.[5][6]
Il tentativo di chi professa tali teorie è quello di accreditarle con pari dignità rispetto alle teorie scientifiche, tentativo che soprattutto negli Stati Uniti, è stato anche oggetto di controversie giuridiche relative alla costituzionalità dell'insegnamento di tesi creazioniste nelle scuole pubbliche.[7] La comunità scientifica, dal canto suo, ritiene il creazionismo, in ogni sua declinazione teorica, un esempio di pseudoscienza.[8][9]
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore treccani