Cristoforo Colombo | |
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Ritratto postumo di Cristoforo Colombo di Sebastiano del Piombo, 1519, olio su tela, MOMA, New York | |
Governatore e Viceré delle Indie occidentali | |
In carica | 1492 – 1499 |
Erede | Diego Colombo |
Successore | Francisco de Bobadilla |
Ammiraglio del Mar Oceano | |
In carica | 1492 – 1506 |
Successore | Diego Colombo |
Nascita | Genova, tra il 26 agosto e il 31 ottobre 1451 |
Morte | Valladolid, 20 maggio 1506 |
Sepoltura |
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Dinastia | Colombo |
Padre | Domenico Colombo |
Madre | Susanna Fontanarossa |
Consorte | Filipa Moniz Perestrello |
Figli | |
Religione | Cattolicesimo |
Cristoforo Colombo (in latino Christophorus Columbus; in spagnolo Cristóbal Colón; Genova, tra il 26 agosto e il 31 ottobre 1451[2][3] – Valladolid, 20 maggio 1506) è stato un navigatore ed esploratore italiano della Repubblica di Genova, attivo in Portogallo e in Spagna come capitano di mare al comando su navi mercantili, tra i più importanti[4] protagonisti delle grandi scoperte geografiche europee a cavallo tra il XV e il XVI secolo. In particolare, deve la sua fama per esser stato il primo ad intraprendere la rotta atlantica che portò le potenze europee alla scoperta e alla colonizzazione delle Americhe.
La sua idea iniziale fu di raggiungere l'Asia orientale, le cosiddette "Indie", compreso il Catai (Cina) e il Cipango (Giappone), circumnavigando la Terra da occidente, ovvero dall'Oceano Atlantico. Arrivando invece in America centrale, il navigatore fu convinto, negli anni successivi, che quelle fossero sì delle nuove terre, ma sempre asiatiche, a tal punto che furono chiamate per molto tempo "Indie occidentali". Fu poi il navigatore Amerigo Vespucci che, nei primi anni del XVI secolo, scoprì che si trattava invece di un nuovo continente, inizialmente chiamato "Nuovo Mondo", quindi, in suo onore, fu rinominato dai cartografi "America".
Dapprima Colombo chiese i finanziamenti per le sue esplorazioni al re Giovanni II del Portogallo, ma i fondi gli furono negati e tentò allora con i re cattolici di Spagna (Castiglia e Aragona), i quali, dopo le trattative, e soprattutto grazie all'appoggio di Isabella di Castiglia, accettarono di finanziare l'impresa e di concedergli alcuni privilegi nel caso in cui l'esito fosse risultato positivo. Salpato da Palos de la Frontera (Spagna) il 3 agosto 1492, giunse su un'isola delle Bahamas, che battezzò San Salvador, il 12 ottobre dello stesso anno. A tale primo viaggio ne seguirono poi altri tre, di minor fortuna, portandolo gradualmente al discredito ed alla privazione di molti dei riconoscimenti e dei titoli che egli avrebbe sperato, per sé e per i suoi figli, da parte dei sovrani del Regno di Castiglia e León, dove morì nel 1506 nell'allora capitale, Valladolid. Nemmeno nelle nuove terre scoperte gli fu dedicato qualche importante toponimo; questo almeno fino al 1819, quando il politico venezuelano Francisco de Miranda propose il nome di "Colombia" per indicare il nuovo stato indipendente sudamericano e rendere finalmente omaggio all'importante navigatore[5].