Il cyberspazio o, meno comunemente, ciberspazio[1] (nella prima grafia, AFI: [ʧiberˈspaʦʦjo] o [saiberˈspaʦʦjo][2]; sul modello dell'inglese cyberspace), è il dominio caratterizzato dall'uso dell'elettronica e dello spettro elettromagnetico per immagazzinare, modificare e scambiare informazioni attraverso le reti informatiche e le loro infrastrutture fisiche. È visto come la dimensione immateriale che mette in comunicazione i computer di tutto il mondo in un'unica rete che permette agli utenti di interagire tra loro[3], ossia come lo «"spazio concettuale" dove le persone interagiscono usando tecnologie per la comunicazione mediata dal computer (computer mediated communication, CMC)»[4]. Il termine oggi è comunemente utilizzato per riferirsi al "mondo di Internet" in senso generale.
Il termine (una parola macedonia composta da cibernetica e spazio) compare nella prima metà degli anni ottanta nella fantascienza cyberpunk di William Gibson[5], dove il ciberspazio comprende vari tipi di realtà virtuale, condivisa da utenti profondamente immersi in tali dimensioni, o da entità che sussistono all'interno dei sistemi informatici.
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Vanderbilt University