Dalmazia | |
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Spalato | |
Stati | Croazia Bosnia ed Erzegovina Montenegro |
Territorio | In Croazia: Regione zaratina, Regione di Sebenico e Tenin, Regione spalatino-dalmata, Regione raguseo-narentana In Bosnia ed Erzegovina: Neum In Montenegro: Bocche di Cattaro, Budua, Antivari e Dulcigno |
Capoluogo | Zara (capoluogo storico), Spalato (città maggiore per popolazione) |
Superficie | 16 000 km² |
Abitanti | 1 065 000 (2011) |
Densità | 66,56 ab./km² |
Lingue | Dalmatico (lingua storica autoctona, oggi estinta), croato, montenegrino, vari dialetti degli idiomi slavi, albanese, italiano e veneto-dalmata (variante storica del veneto, attualmente parlata da qualche centinaio di abitanti) |
Cartina politica della Dalmazia all'interno di Croazia e Montenegro |
La Dalmazia (AFI: /dalˈmaʦʦja/;[1] in latino Dalmatia, in croato Dalmacija, in montenegrino e in serbo Далмација?, Dalmacija, in albanese Dalmacia) è una regione storico-geografica sulla costa orientale del mare Adriatico, che si estende dalle isole Quarnerine a nord-ovest, sino al fiume Boiana, attuale confine tra Montenegro e Albania, a sud-est, politicamente suddivisa tra Croazia, Montenegro e Bosnia ed Erzegovina (quest'ultima nel breve tratto presso la localitá portuale di Neum).[2][3]
Geograficamente è una sottile striscia di terra corrispondente al versante marittimo delle montagne balcaniche che costeggiano il mare Adriatico, che solo nella sua parte centrale si estende fino a 50 km verso l'entroterra (Zagora), fino alle Alpi Dinariche. Il suo nome deriva dall'antico popolo dei Dalmati (in latino Dalmatae o Delmatae: a sua volta questo nome deriva dalla parola illirica delmë, che significa pecora) e venne utilizzato ufficialmente per denominare la regione quando la Dalmazia fu staccata dall'Illirico e costituita come provincia romana (10 d.C.).
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