Sir Daniel Michael Blake Day-Lewis (Londra, 29 aprile 1957) è un attore britannico con cittadinanza irlandese.
Interprete di formazione teatrale classica,[1] esordisce sul grande schermo nel 1971 con un piccolo ruolo non accreditato in Domenica, maledetta domenica; dopodiché, ha una brillante[2] attività sul palcoscenico al Bristol Old Vic di Londra negli anni settanta. Nel 1982 partecipa a Gandhi di Richard Attenborough. Nonostante la partecipazione a poche pellicole selezionate,[1] diviene presto una delle principali star degli anni ottanta e novanta,[3] caratterizzando la sua carriera per l'eclettismo dei suoi personaggi[2][3] e per il metodo attoriale, che lo vede calarsi nel personaggio interpretato fino quasi a identificarsi con esso. Per questo viene considerato uno dei maggiori interpreti della storia del cinema, avendo vinto tre premi Oscar come miglior attore protagonista.[4]
Dopo la performance in Il mio piede sinistro di Jim Sheridan nel 1989 (col quale lavorerà in seguito anche in Nel nome del padre e in The Boxer), che gli vale il primo Oscar, prende parte al successivo L'ultimo dei Mohicani di Michael Mann (1992) e alle due pellicole di Martin Scorsese, L'età dell'innocenza (1993) e Gangs of New York (2002), ruoli accolti positivamente. Nel ruolo di Daniel Plainview in Il petroliere di Paul Thomas Anderson (2007) vince il secondo Oscar, mentre Steven Spielberg lo vuole nel 2012 per interpretare Abraham Lincoln nella pellicola omonima, ruolo che gli vale la terza statuetta. Si è ritirato dalle scene nel 2017 dopo il film Il filo nascosto, sua seconda collaborazione con Paul Thomas Anderson.[5]