Decrescita

Il graffito rosso décroissance (decrescita) alla base della Colonna di luglio in Place de la Bastille, scritto durante lo sciopero generale del 28 marzo 2006.

Il concetto di decrescita è alla base di una corrente di pensiero politico, economico e sociale favorevole alla riduzione controllata, selettiva e volontaria della produzione economica e dei consumi, con l'obiettivo di stabilire relazioni di equilibrio ecologico fra l'uomo e la natura ossia sviluppo sostenibile in termini di indici di sviluppo di fronte anche al rapporto sui limiti dello sviluppo, nonché di equità fra gli esseri umani stessi.[1][2][3][4][5]

Come ha affermato Serge Latouche[6], uno dei principali fautori della decrescita, essa è innanzitutto uno slogan per indicare la necessità e l'urgenza di un "cambio di paradigma", di un'inversione di tendenza rispetto al modello dominante della crescita basato sulla produzione esorbitante di merci e sul loro rapido consumo. Una critica analoga alla crescita è portata avanti da Kohei Saito, docente di economia politica all'Università di Osaka, autore nel 2020 del saggio Capital in the Anthropocene.[7] [8][9]

Se si ritiene che la spina dorsale della civiltà occidentale risieda nella produzione materiale di beni e nella massimizzazione del profitto secondo il modello di economia di mercato, parlare di decrescita significa immaginare non solo un nuovo tipo di economia, ma anche un nuovo tipo di società. Essa invita, dunque, ad una messa in discussione delle principali istituzioni socio-economiche, al fine di renderle compatibili con la sostenibilità ecologica, un rapporto armonico uomo-natura, la giustizia sociale e l'autogoverno dei territori, restituendo una possibilità di futuro a una civiltà che, secondo i teorici della decrescita, tenderebbe all'autodistruzione.[10][11][12][13][14]

Nata come una critica alle dinamiche economiche prevalenti, attorno al progetto della decrescita si articola ormai un insieme variegato di proposte e riflessioni. Esse investono la sfera ecologica, sociale, politica e culturale oltre a una molteplicità di "buone pratiche" (dai Distretti di Economia Solidale all'agricoltura biologica e alla permacultura, dai Gruppi di Acquisto Solidale alla difesa dei territori e dei beni comuni, dal risparmio energetico al consumo critico, dal cohousing alla sharing economy), che realizzano un'importante circolarità tra esperienze concrete e ricerca teorica.[14]

  1. ^ «Sustainable degrowth is a downscaling of production and consumption that increases human well-being and enhances ecological conditions and equity on the planet.»
    Traduzione: «La decrescita sostenibile è una riduzione di produzione e consumo che incrementi il benessere umano e migliori le condizioni ecologiche e di equità sociale sul pianeta.»
    Fonte: (EN) Definition, su degrowth.org. URL consultato il 28 gennaio 2012.
  2. ^ (EN) Research & Degrowth, Degrowth Declaration of the Paris 2008 conference, in Journal of Cleaner Production, vol. 18, n. 6, 21 gennaio 2010, pp. 523–524, DOI:10.1016/j.ecolecon.2010.12.007. URL consultato il 28 febbraio 2012.
  3. ^ «[Degrowth] is defined as an equitable downscaling of production and consumption that increases human well-being and enhances ecological conditions at the local and global level, in the short and long term.»
    Traduzione: «[La decrescita] è definita come una riduzione equa di produzione e consumo che incrementi il benessere umano e migliori le condizioni ecologiche sia a livello locale che globale, nel breve e nel lungo periodo.»
    Fonte: (EN) François Schneider, Giorgos Kallis, Joan Martinez-Alier, Crisis or opportunity? Economic degrowth for social equity and ecological sustainability. Introduction to this special issue, in Journal of Cleaner Production, vol. 18, n. 6, 22 gennaio 2010, pp. 511–518, DOI:10.1016/j.jclepro.2010.01.014. URL consultato il 28 febbraio 2012.
  4. ^ (EN) Giorgios Kallis, In defence of degrowth, in Ecological Economics, vol. 70, n. 5, 15 febbraio 2011, pp. 873–880, DOI:10.1016/j.ecolecon.2010.12.007. URL consultato il 28 febbraio 2012.
  5. ^ «At first approximation, one can conceive of a policy of degrowth as having as an objective to reverse the wedge between production of well being and GDP. It is a question of uncoupling or disconnecting the improvement of the situation of private individuals from a statistical rise in material production, in other words to decrease "well-having" to improve the "well-being".»
    Traduzione: «In prima approssimazione, si può concepire una politica della decrescita avente l'obiettivo di invertire la forbice fra produzione di benessere e PIL. Si tratta di disaccoppiare o scollegare il miglioramento della vita dei cittadini da un aumento statistico della produzione materiale, in altre parole diminuire il "ben-avere" per accentuare il "benessere".»
    Fonte: (EN) Serge Latouche, Degrowth, in Journal of Cleaner Production, vol. 18, n. 6, 10 marzo 2010, pp. 519–522, DOI:10.1016/j.jclepro.2010.02.003. URL consultato il 28 febbraio 2012.
  6. ^ (FR) Serge Latouche, Le pari de la décroissance, Paris, Fayard, 2006, p. 16.
  7. ^ Marianna Usuelli, Kohei Saito, il filosofo che ha ribaltato l’interpretazione della dottrina di Karl Marx, su Altreconomia, 8 gennaio 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  8. ^ Antropocene.org, L' ecosocialismo di Karl Marx. Kohei Saito, 2023, su www.antropocene.org. URL consultato il 23 aprile 2024.
  9. ^ Rachele Gonnelli, "Marx era ecologista, ve lo spiego", su Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro, 15 dicembre 2023. URL consultato il 23 aprile 2024.
  10. ^ (EN) Definition, su degrowth.org. URL consultato il 15 maggio 2012.
  11. ^ (EN) "Degrowth, whether you like it or not", su degrowth.org. URL consultato il 15 maggio 2012.
  12. ^ (EN) Mario Giampietro, Alevgul H. Sorman, The energetic metabolism of societies and the degrowth paradigm: analyzing biophysical constraints and realities, in Journal of Cleaner Production, vol. 38, 7 dicembre 2011, DOI:10.1016/j.jclepro.2011.11.059. URL consultato il 23 gennaio 2014.
  13. ^ (EN) John Bellamy Foster, Capitalism and Degrowth: An Impossibility Theorem, in Monthly Review, vol. 62, n. 8, gennaio 2011. URL consultato il 15 maggio 2012.
  14. ^ a b Cfr. (EN) "Degrowth Bullet points" from the Barcelona conference (PDF), su montreal.degrowth.org. URL consultato il 16 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2013).